La tradizione anglosassone. Suono, Sole e ''Io sono''
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La tradizione anglosassone. Suono, Sole e ''Io sono''

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[07:53, 23/1/2023] Sicoli Ippolita: La tradizione anglosassone. Suono, Sole e ''Io sono''

Abbiamo visto come l'illusione sia associata al fantasma. È questo l'aspetto contemplato degli spettri dalle culture nordiche. L'illusione è una forma di luce che intiepidisce le gelide notti invernali schizzandole di presenza e movimento. Il sole è un occhio vigile non tanto feroce, e ammansito dalla cortina di gelo che lo rende gemello della luna. A differenza della luna il sole però è una stella che anima il fisico, lo tempra e riscalda.
Quanto è dominio del sole risveglia l'azione e la compresenza di ragione e corpo. Da qui l'attenzione della cultura illuministica inglese a distinguere quanto è illusioni e legato all'apparenza e quanto è invece sostanza, creando così il presupposto al distinguo tra fenomeno e noumeno.
Nel mondo scandinavo la differenza sole luna è colmata dall'equilibrio duslistico che mette il sole in relazione alla luna determinando un riflesso culturale di compartecipazione di entrambi nella psiche e portando a concepire e a concentrarsi sulla natura anche in rapporto ai suoi risvolti magici. La cultura agricola a certe latitudini è pressoché inesistente e i ritmi lunari sono associati ai ritmi della psiche e ne determinano i contenuti.
Nella civiltà anglosassone Il sole è una presenza riscaldante che lega a livello endemico la popolazione all'immaginario cacciatoriale. È fonte di vita e ispirazione del noumeno che governa lo spazio segreto dei cieli. Il sole è certezza, la luna è sogno. Interessante è la definizione "sun" di sole in rapporto a "suono:sound" e all'italiano "Io sono". Il nostro "io sono" è legato alla definizione di "persona" che fa corrispondere l'individuo a un prodotto dell'emanazione divina che in lui risuona. Il sole per gli Inglesi antichi era la presenza di un essere superiore dal quale tutto si diparte nella manifestazione del Creato e tutto ciò che è nei cieli nasce come musica che è forma di identità udibile e di emanazione divina. In questo si ritrova la cultura celtica filtrata da Tolkien scrittore e mitologo e iniziatore del genere fantasy, che abbina divinità superiori ciascuna ad un suono che si trasferisce all'uomo come vibrazione. Il discorso delle vibrazioni delle divinità eteree riprodotte nell'uomo è un aspetto che lega il druidismo alle tradizioni sciamaniche.
Anche l'uomo come tutte le componenti del Creato sprigiona vibrazioni ed emana un suono. È quanto ci evidenzia il primo pronome personale singolare inglese "Io" nel suo carattere di derivazione runica. Se lo swastika riproduce il sole nella sua rotazione in senso orario, il primo pronome ne è un raggio, richiamando la prima rappresentazione del sole il cui raggio ha dato vita allo Jod ebraico, da cui Io, Ai e anche God.

[07:55, 23/1/2023] Sicoli Ippolita: https://images.app.goo.gl/2eznWqEh9MuZLRAN9

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.