Gli opposti seguono linee simmetriche che smarriscono la corrispondenza di riflessi da noi ammirata nelle immagini speculari. La specularità è dell'amore, delle stelle gemelle che ruotano in una danza felice, mantenendosi unite nonostante la distanza. Fino a quando il legame non si spezza, continuano ad appartenersi, dopo di che ciascuna si slega per prendere ad andare per conto proprio alla deriva di un universo divenuto di colpo sconosciuto.
Possiamo dire di conoscere un luogo quando ci siamo dentro e nonostante si creda il contrario, si è dentro le situazioni nelle circostanze di amore assoluto e completo. Si è portati a credere che l'amore faccia camminare sulle nuvole e sopra la realtà, ignorando che dalle nuvole la realtà di quaggiù come accade anche ai poeti, appare nitida e chiara.
Quando si spezza un legame, il luogo caro diviene di colpo anonimo. Altro da quello conosciuto prima che la relazione fiorisse. Ogni fine è un nuovo inizio che non ci fa ritornare a chi eravamo prima. Questa legge è vera anche in amore. Nonostante le numerose fini raccolte nel cuore, chi abbiamo amato e si è involato, continua a sua insaputa a cambiarci dentro. A sua e a nostra insaputa.
L'amore è il collante di tutto l'Universo. Sostiene tutto e lo governa al di sopra di ogni umana comprensione.
Amori passati, dimenticati ci tornano in sogno lasciandoci stupiti al risveglio. Nel sogno l'amore del Cosmo attraversa i singoli canali ricettivi per rivelarsi e agire. Così, ci riporta a lui.
Quando l'amore finisce
Dove finiscono i bambini mai nati?
non mi riferisco agli aborti
anche spontanei,
ma ai bambini sognati, immaginati,
desiderati
prima ancora che la bolla si rompesse,
spingendo alla deriva
l'uno all'opposto dell'altro,
i due della coppia.
Esplode come una stella
nel suo universo
rifrangendosi in altre luci,
aliene rispetto alla propria
e ognuno ritorna niente,
nel disegno di un niente da cui
si può rinascere,
tornare ad essere.
L'altro è il doppio mancato,
il sole che oscilla e non sta più fermo.
L'eclissi che colpisce la luna
stendendovi i lividi
delle brutture pronunciate.
Si resta soli
con un sentore rapito
da quello sguardo mai nato,
per nulla fiorito che batte
e continua a farlo
nella fantasia del proprio cuore.
Ippolita Sicoli