Nel sogno siamo uniti, prima ancora che nella vita. Siamo uniti nell'anima, prima che questa attraverso la comparsa della forma diventi spirito e pensiero. Nel sogno tutte le nostre facoltà e qualità ancora inespresse convivono e si fondono e s'intersecano all'anima che incontreremo o cercheremo in vita.
Spesso chi nutriamo dentro di noi anche nella realtà fenomenica non viene riconosciuto perché adombrato dalla luce della forma che ci distoglie dalla sostanza di appartenenza.
Non è forse la vita terrena una realtà di stordimento che ci preclude il ricongiungimento con chi è vero? Spesso qui ci ritroviamo e non ci accompagniamo l'un con l'altro perché la dimensione spazio temporale lo proibisce. Ma tu che sei in me adagiato nella mia culla e dormi, sei figlio e compagno, il sempre che mai sparirà e per sempre sopravviverà nelle sfere del tempo e nei suoi cicli a venire.
La luce nella nuvola
Sei il cuscino soffice su cui
adagio i miei silenzi.
Soffio di luce,
che sarai mai quando la vita
mi concederà di toccarti?
Sei nuvola nel ricordo
che preme il sole affinché esca.
Ma sole e nuvola sono tutt'uno
nel mistero che tramite te
ora mi chiama
e mi porta a scrivere
e a sorridere rinvenendo da un tempo
mai esistito
ciò che non siamo stati
e che forse un tempo saremo.
Colonne vergini che non si tengono distanti,
tronchi di alberi che s'intrecciano
nelle radici.
Brina e corte di diamanti tra le ciglia dei rami.
Io ti guardo e penso che nulla
sarebbe il mio sentire
se non ti avessi mai
concepito e consolato
nel ventre della mia culla.
Tu,
mio sogno lontano,
sei il sale e il segreto
di questa mia vita.
Ippolita Sicoli