I muri e il destino dei popoli
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I muri e il destino dei popoli

I muri e il destino dei popoli

l'Opinione
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La necessità naturale impressa nell'uomo dai primordi è racchiusa nello spostamento che implica al suo interno il soddisfacimento a una serie di bisogni che hanno seguito di pari passo l'evoluzione umana.

La grande muraglia
La grande muraglia

 

Dalla necessità di procacciarsi il cibo si è passati successivamente al baratto e infine, con la comparsa del concetto di proprietà all'elaborazione del principio di difesa. La stanzialità ha regolato e scandito i ritmi della vita degli individui e dei primi esempi di comunità, assestando nuove abitudini che hanno via via modificato radicalmente l'evoluzione intellettiva e spirituale dell'essere umano. L'individuo ha inglobato dentro di sè il concetto di persona che rivela il raggiungimento di un gradino superiore rispetto a quello precedente. La definizione di persona implica un livello di imprinting determinato dalla conoscenza di sé, del proprio interno e di ciò che non gli compete, introducendo cosi il concetto di coscienza relativo alla propria identità. Quanto finora detto trova applicazione e conferma nel comportamento dei neonati i quali familiarizzano con il proprio corpo, interagendo con lo spazio esterno, e da questa sorta di comunicazione gestuale viene fuori a livello embrionale il concetto di possesso legato con i primi passi al concetto di spostamento.

La civiltà si è evoluta organizzandosi intorno al binomio interno esterno e nel momento in cui il fragile equilibrio tra le due parti ha mostrato cedimenti, l'uomo ha avvertito la necessità di ripiegarsi su se stesso, proteggendosi innalzando barriere. La parola protezione è per sua natura ambigua perché da un lato implica la condizione di chiusura, dall'altro l'implicita forma di attacco da parte di chi coglie la chiusura come una dura risposta. Riassumendo, la chiusura è una risposta all'attacco, ma è anche vero il contrario e cioè che l'attacco è una risposta alla chiusura, ed è quanto la storia attuale va paventando a seguito delle strategie politiche che Trump, il neo presidente americano, sta attuando.

La gestione di un territorio è sempre stato un argomento controverso. Al di là dei vari esempi di muraglie e muri che la storia ci riporta, è opportuno al tempo di oggi mettere da parte la domanda se sia giusta oppure no la politica trumpiana, e provare invece a chiedersi come si sia arrivati a queste misure drastiche. Forse una politica di estrema apertura sleale e poco chiara ha prodotto inevitabili conseguenze che stanno sfuggendo di mano, portando alla ribalta situazioni che potrebbero capovolgere il destino dell'Occidente.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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