Ieri sera in trasmissione, Iacopo Fo ha confuso un'azione terroristica con un'azione bellica, sostenendo che la prima sia a differenza della seconda giustificabile, in quanto questa indotta da comportamenti scorretti.
Un fatto questo gravissimo. Egli ha difatti dimenticato che il terrorismo obbedisce a logiche spesso slegate da codici di onore e comportamentali, come ad esempio l'uccisione di innocenti. La guerra, specie oggi, è regolamentata da rigide condotte. Salvo determinati casi in cui fa testo la Nato. Voler giustificare Hamas significa spalancare le porte al disordine totale, senza alcuna prospettiva di dialogo diplomatico tra le parti interessate. Significa agevolare il lavoro ai lupi solitari che senza alcun controllo sparano a caso sulle folle.
È anche questo l'obiettivo delle politiche scellerate del Mondialismo interessato a riprendersi il gioco, dal momento che si sta affacciando una configurazione geopolitica multipolare. Combattere i cani sciolti, i lupi solitari significa parimenti alla lotta agli estremismi di massa, instaurare regimi di dittatura altrimenti ingiustificabili. È quanto agevolerebbe i disegni dei potentati mondiali che ci obbligherebbero a tutto restaurando il periodo che già abbiamo sperimentato durante la dittatura pandemica. Troverebbe in tal senso ragion d'essere la cosiddetta Resilienza. Andare avanti per la via imposta, nonostante restrizioni e obblighi. Significherebbe destituire ogni principio di identità e di salvaguardia della persona come nucleo inscindibile di volontà e pensiero. Saremmo in definitiva ridotti tutti a macchine al servizio del regime.