Lutto nazionale per Berlusconi. Le ragioni che non si vogliono comprendere
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Lutto nazionale per Berlusconi. Le ragioni che non si vogliono comprendere

l'Opinione
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Lutto nazionale per Berlusconi. Le ragioni che non si vogliono comprendere
Lutto nazionale per Berlusconi. Le ragioni che non si vogliono comprendere

 

A quanti scrivono che per Falcone e Borsellino non fu proclamato alcun lutto nazionale, dico semplicemente che oggi è visto come eroe colui che svolge degnamente il proprio lavoro, e questo è un segno grave.

La serie di polemiche che le tivù di stato ma non solo stanno montando, evidenzia come oggi sia fatta passare per eccezionalità quanto dovrebbe attenere alla normalità, così come è vero il contrario.

Dietro questa polemica che richiama in vita gli irreprensibili Falcone e Borsellino e adombra la figura di Berlusconi, si annida il tentativo peraltro perverso di continuare nell'assurda operazione di sovvertire il significato di ciò che è natura e di ciò che è dovere. Nulla togliere ai due uomini che hanno perso la vita tragicamente per servire lo Stato, dico solamente che a loro non come eroi ma in qualità di uomini che hanno incarnato nella quotidianità il senso di servizio a favore della legalità, dovremmo noi tutti guardare. Questo al fine di trarre da loro un costruttivo esempio anche allo scopo di modificare questa realtà in cui ognuno non si riconosce più nel ruolo per cui avrebbe studiato o lottato, e in cui pure il fattore rischio passa in secondo piano, surclassato dal miraggio di un ingente guadagno.

Berlusconi è una figura, nel bene e nel male, che ha saputo, puntando sulle proprie abilità, andare ben oltre gli orizzonti ai quali gli studi scelti lo avevano indirizzato. È stato un imprenditore che ha pensato per primo alla nazione come fosse una grande azienda in cui ognuno avrebbe dovuto fare la propria parte e mostrarsi efficiente. Un modello questo che ha presentato però numerose falle nel passaggio dalla teoria alla pratica. Le ragioni non pendono tutte da una parte. Le colpe sono da attribuire a lui persosi un po' troppo per strada, ma forse in parte anche ai suoi collaboratori non mostratisi tutti all'altezza. Certo è che il nuovo modello di nazione azienda è diventato tra gli obiettivi che una buona fetta di Sinistri continua a perseguire, senza volerlo ammettere forse per codardia.

Non era tenuto Berlusconi, a differenza di quanti si impegnano a rendersi degni come servitori dello Stato, a diventare colui che è. Eppure si è impegnato fino in fondo, anche sbagliando, anche sviando gli obiettivi, inseguendo boria e successo mediatico. A lui e non in rapporto al Rubygate le remore da chi ha creduto nel Cavaliere come personalità politica e si è visto poi tradire proprio perché L'italianissimo Berlusconi ha iniziato a concedere troppo spazio a una politica tutta orientata verso il più Europa. È questo il tradimento più difficile da perdonare a chi come Trump si è rivelato un grande conciliatore di mondi estremi per ideologie e tanto lontani, e poi si è lasciato cadere nella trappola dei ricatti su fatti che lo incriminano e che forse, ora che lui è caduto, non conosceranno mai la luce della verità.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001