E così l'Italia riparte tra sfilate di moda e sfilate di manifestanti che protestano per l'ambiente. È sì perché, si fosse capito, coloro che ci hanno portato via il Covid, sono gli stessi che magicamente aiuteranno il pianeta a guarire.
Che bello! quanto entusiasmo convinto. L'Italia riparte e siamo tutti contenti, finalmente! tutti o quasi, se pensiamo ai dipendenti dell'Alitalia per i quali non sembra esserci futuro e ai tanti sospesi dal lavoro, inghiottiti dal mostro chiamato Green Pass. Ma come, non siamo in ripartenza? I dati incoraggiano, le sale di rianimazione si svuotano... eppure, nonostante la campagna vaccinale prosegua a pieno ritmo, si riprende a parlare di quarantena, e se non sono le scuole a chiudere, sono i luoghi istituzionali o rappresentativi di un territorio. E se non sono questi ultimi, sono le RSA e i reparti ospedalieri. Strano, nonostante i dati incoraggianti, i dati del Governo ovviamente, e nonostante gli stessi che sbandierano i cosiddetti dati incoraggianti e le percentuali, abbiano scongiurato chiusure e zone rosse. Già... perché con il vaccino non si rischia più e siamo ormai quasi tutti vaccinati. Ma allora, se così stessero realmente le cose, perché chiudere le scuole, le sedi comunali, i reparti ospedalieri... La musica si ripete. Si chiude, seppur parzialmente, ma non di certo i porti. Per quanto ancora, sarebbe dunque lecito chiedersi, il popolo italiano permetterà a virologi e governanti di prenderlo per i fondelli? Vedremo con il ritorno alla normalità di cinema, teatri e degli altri contenitori di svago e culturali quale glorioso futuro si andrà apparecchiando. La gente ha imparato a diffidare e il Covid non c'entra un bel nulla.