All'indomani della riconferma di Sala, una bufera giudiziaria si abbatte su Milano.
Sta cambiando il vento, ma siamo sicuri che sia proprio a favore degli autoproclamatisi vincitori? All'indomani dei festeggiamenti per la riconferma di Sala, Galli, luminare alla guida del CTS, risulta inscritto nel registro degli indagati in una vasta operazione che ha diversi capi d'accusa e 34 nomi eccellenti. Colpisce il nome di Galli, accusato da molti di essere il garante della decrescita economica del Paese congiunta agli ultimi scampoli di quel pluralismo libertario sempre più un ricordo lontano. E mentre il Centro Sinistra senza tenere in alcun conto i ballottaggi che mantengono sul filo del rasoio le città tra le più importanti d'Italia, si vede in vetta ai consensi, la Magistratura riserva felici sorprese in controtendenza alla strada tracciata dalla nuova era vaccinale.
Si è conclusa l'epoca delle toghe rosse?
Qualcosa lo lascerebbe ben pensare. L'arresto in Calabria di Lucano, paladino dell'integrazione e delle nuove frontiere di fratellanza, sembra volerci ricondurre nel solco del buonsenso e di una tradizione non affatto tramontata e legata alla cultura dell'identità e della legittimità. A questo va affiancandosi la grande operazione in corso a Milano che tende invece a sgretolare la nuova cupola mafiosa che abbraccerebbe aziende ospedaliere e prestigiose facoltà di Medicina.
Fatti disgiunti?
Direi proprio di no. In più di un'occasione ho ricordato che pandemia e accoglienza non sono che facce di un'unica medaglia tenute insieme dal certificato verde del Green Pass, una diavoleria tutta italiana, così come tutta italiana è la programmata decisione di mantenere noi italiani sotto rigorosi vincoli di controllo a cui non sono affatto sottoposti coloro che approdano sulle nostre coste.
Ma sì, che le Sinistre si tengano pure la loro vittoria di Pirro! Un nuovo vento soffia e si spera a sostegno di chi vuole venga fatta luce sulla pandemia e ha a cuore la legalità insieme alle sorti del nostro bel Paese.