Dov'è più la serietà? Quando si comprende che l'onestà è solo oggetto di colloquio con cui catalizzare l'attenzione dell'uditorio, si comprende il perché oggi non vi sia più alcuna serietà se non nell'atteggiamento falsamente riverente verso chi ascolta e si fida di chi parla.
Lo riscontriamo nel comportamento dei medici a iniziare da quelli di base che, venendo meno al giuramento professionale, si sono rifiutati di visitare a domicilio i pazienti ai primi sintomi, lasciando che ingolfassero i pronto soccorsi degli ospedali e venissero di fatto uccisi da terapie invasive oltreché errate. La Medicina è difficile che finisca sotto accusa ma, di certo, qualche parola contraria sarebbe il caso di spenderla dal momento che tanti medici affermati stanno rivelando svariate lacune nel ramo specifico della virologia. Evidentemente le università sovraffollate di corsisti non riescono a sfornare veri medici o forse ancora, una volta, il sistema clientelare ne impedisce la selezione post laurea e anche prima. Si aggiungano le continue e numerose latitanze dei docenti di cattedra che spesso demandando ad assistenti e ricercatori responsabilità che risultano essere di fatto approssimative. Insomma, ci sarebbe da dire e tanto sull'argomento, ma in politica si preferisce tacere e gridare alla bufala, quando qualcuno tende a divulgare la verità e come stanno i fatti.
La politica tace, continuando a spingere i cosiddetti luminari coscienziosi e virtuosi che girano per i programmi televisivi, nonostante alcuni di loro avessero dato più volte l'addio. Anche chi aveva impugnato l'arma dell'onestà, giunto in parlamento, ha preferito avvalersi dell'allineamento alle teorie del regime sanitario, voltando le spalle e tacciando di falsità medici ed esperti che remano controcorrente. È il mistero della poltrona. Una volta occupata, si dimenticano i reportage pirateschi e quanto altro. Ingenui o forse meschini? Non voglio essere malpensante verso tutti e credo che una piccola parte di questi sia stata ingenua come me, tanti altri solo in partenza. Di una cosa dovremmo essere grati ai vecchi politici dissidenti, di averci aperto gli occhi e portati a considerare senza mai offuscare l'intelligenza critica di cui ognuno di noi è stato dotato, i fatti come stanno distinguendo i frottolieri da chi dice il vero e si fa promulgatore dei fatti. È triste e deludente vedere passata sotto accusa la controinformazione proprio da parte di quella fetta politica che ne aveva fatto il proprio vessillo e il proprio distintivo. Ci meritiamo Draghi e la finzione di quanti ruotano attorno a lui, temendo che il dissenso li faccia franare e tanto altro ancora che non ci è dato conoscere. Nel frattempo il rimpasto è servito e il Movimento può definirsi finito, non tanto per ignoranza e inadempienze varie, ma proprio per aver trasgredito i principi fondanti. Lo ringraziamo e sempre lo faremo per aver aperto la strada del dissenso o forse, sarà proprio lui a ringraziare noi per la punizione data nel siglare il fallimento di quell'accozzaglia di vedute che non a torto ora dico, veniva definita dall'opposizione "Armata Brancaleone."