Oggi non è stata una giornata dalle liete notizie sul fronte politico. Tre decisioni sono state prese in Parlamento e convertite in leggi e decreti, ancora una volta senza soppesare le esigenze della popolazione che si vede ancora calpestare i diritti democratici.

Nonostante stia venendo fuori una realtà parallela a proposito delle cause conclamate di trasmissione dell'epidemia da Covid-19, è di oggi la notizia che Macron sembrerebbe (e ci metto il beneficio del dubbio) stato contagiato ma come tutti i Grandi del mondo con disturbi lievi, nell'incontro al Parlamento Europeo e non di certo in giro per la movida.
Non bastava l'annuncio concreto del decreto in base a cui si chiuderà l'Italia nei giorni di festa. Sotto silenzio ma evidentemente non troppo, è passata l'informazione di Coraggio, Presidente della Corte di Cassazione, a proposito del vaccino che per legge può essere obbligatorio.
Altro punto a sfavore dei cittadini comuni è l'abolizione varata in Parlamento dei decreti sicurezza Salvini.
Sembra quasi che ci stiano spingendo a tutti i costi a restare in casa, perché se un giorno il Governo optasse per il "liberi tutti" ci si troverebbe a dover fare i conti per strada con branchi di scapestrati violenti, coltello alla mano pronti a far fuori il primo malcapitato, pur di racimolare qualche spicciolo. Bande d'immigrati che spadroneggiano e non ultimo, autisti alla guida di macchine lanciate a tutta velocità che non rispettano limiti e divieti. In questi giorni già si è registrato un aumento spropositato di incidenti anche gravi. La gente è distratta? Anche. Soprattutto è depressa e chiusa nel proprio io. Quale umanità allora si va prospettando? Sicuramente spenta. E non è detto che la scuola in presenza riparta a gennaio. Abbiamo capito che non è da prendere sul serio un Presidente del Consiglio che cambia idea velocemente, senza tenere conto delle esigenze di chi vuole lavorare perché ama e trae soddisfazione dal proprio lavoro e non è disposto a fare il mantenuto di rappresentanti che non ha scelto e che non rispettano le sue esigenze. Nessun Governo più di questo si è rivelato così tanto lontano dalla popolazione nella sua concretezza. Tutto si sta versando sul fronte del virtuale, svuotandoci e impoverendoci. Stiamo imparando e tanto in questo anno, e soprattutto che la gente ha paura della realtà perché ormai distaccata totalmente dalla dimensione della Verità. Gente che confonde sentimenti ed emotività e così si lascia stupire da ciò che appartiene al corso della vita, intimorire a tal punto da confondere la vita con la morte e da preferire la seconda. In questo mondo così sgretolato parlare di Europa unita suona strano, perché unita sembra esserlo solo sul fronte dei provvedimenti anti Covid. Sembra, dico bene, perché ogni Stato ha la propria configurazione politica ed economica che si proietta anche sui decreti di lockdown. Nella carnevalata messa in atto dai nostri rappresentanti, sembrerebbe che il termine "chiusura totale" abbia lo stesso significato per tutti, grazie all'utilizzo del termine super partes inglese. "Lockdown" : un termine unico per far accrescere la convinzione che una sola è la realtà mondiale. Ma così non è. Livellamento e appiattimento non sono che mosse virtuali di un mondo mai così variegato e frastagliato come quello di ora. E questa realtà si ripercuote anche sulla suddivisione per fasce di restrizione. Non tutti i rossi sono uguali, variano da nazione a nazione e da comune a comune. Per quanto ci si sforzi, gli apparati unitari istituzionali stanno franando e i particolarismi stanno rifiorendo. Checché se ne dica, a questi possiamo appellarci come unica via di salvezza.