L'abbandono di un uomo all'amore per una donna è uno dei requisiti più nobili che un uomo possieda.

La pittura e la ritrattistica a matita del Maestro Troiani, uomo di indubbie virtù anche morali, trasferiscono ai fruitori delle sue opere, tramite la padronanza degli strumenti estetici, le forme da lui rappresentate. Icona di forte evocazione sensoriale è la celebre Silvana Noris che nelle sue movenze carismatiche sollecita pensieri che travalicano il proibito rappresentato dalla carnalità sinuosa delle forme, per condurre l'attenzione dell'osservatore alla proiezione fluida nel regno incantato dell'estasi. Estetica ed estasi sono la seconda il proseguimento della prima nell'antro della memoria che trasferisce alla radice del Mito e alla sua carica celebrativa che s'impone nelle epoche.

L'opera sopra riportata è stata eseguita a matita dal Maestro Adolfo Troiani che non è solo un direttore di fotografia di grande fama anche internazionale, come molti pensano. La donna è la sensuale Silvana Noris qui ritratta secondo lo stile delle muse ispiratrici l'Art Déco primo Novecento. Il Maestro Troiani ha saputo cogliere sul piano della sensibilità estetica l'indole e la forte carica passionale presenti nella Noris elevandole all'ennesima potenza con il tocco vellutato che lo contraddistingue e contraddistingue la sua manualità artistico rappresentativa. Non vi è volgarità né sbrodolamento carnale. È un'opera esaltante il paradiso femminile che rischia di andare perduto, soffocato dalle fragorose urla della modernità.

In quest'altra opera il Maestro Adolfo Troiani ritrae Silvana Noris in una delle sue pose più sensuali. Lo slancio dal basso verso l'alto connota la figura di quei particolari che rivolgono l'attenzione all'Art Déco primo Novecento sottolineata dall'avvolgenza fluida del telo che rimarca la sinuosità delle forme. Sembra una danza giocata dalla posizione dei piedi che rievocano le danzatrici del ventre. Traboccante di sensualità, l'opera si conclude nel volto eseguito a pennello e che in modo fotografico scolpisce questo stato di erotica ebbrezza legato al mondo mediorientale e nella fattispecie musulmano, in cui, grazie alle sue movenze, la donna fa ascendere l'uomo alla dimensione divina. Musa che ricorda le opere di Moucha ma anche danzatrice sublime, in lei si raccordano gli elementi di acqua, aria e di fuoco catartico che purifica dai desideri carnali per accompagnare l'osservatore a un piano trascendentale ed ultrasensoriale .