Il Coronavirus: arma di distruzione, di distrazione o altro?
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Il Coronavirus: arma di distruzione, di distrazione o altro?

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l'Opinione
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Le pandemie ripuliscono.

Il Coronavirus: arma di distruzione,  di distrazione o altro?
Il Coronavirus: arma di distruzione, di distrazione o altro?

 

Si sedimentano nell'inconscio collettivo nella forma di diluvio universale da cui risorgono nuove civiltà e società, o semplicemente stili di vita più  umani e dimenticati. Sono l'unica possibilità, seppur macabra e tragica sul piano emotivo, per l'Umanesimo attualmente messo a dura prova, di risorgere e riconfermarsi.

La quarantena a cui si sta obbligando le aree tra le più  produttive  del Nord non va a mio avviso quindi intesa secondo i fini a cui ci vorrebbro piegati i poteri occulti , ma puo’ indurre  effetti positivi sul piano del risveglio della coscienza o di quella spiritualità assopita. Chiediamoci innanzitutto perché proprio il Nord stia pagando piu’ duramente le conseguenze innescate dall'epidemia. È il cuore produttivo del Paese ma anche la terra degli stili di vita più frenetici e sbagliati. L’economia capitalista proprio lì ha introdotto comportament fuorvianti e reso palese in chiave ideologico sociale il passaggio che porta alla sempre più pressante imprescindibilità dell'uomo dalla tecnologia. La società fluida e il Transumanesimo proprio lì  stanno mettendo a dura prova i valori sacri dell'uomo legati a radici profonde intorpidite da un progresso sempre più  agognato e rincorso. Il mondo del capitalismo si muove velocemente e freneticamente a tal punto da ignorare i pericolosi riflettori puntatigli contro da diversi nemici mai leali. La libertà che più non è, per volontà di chi ci governa e ubbidisce all'economia della Globalizzazione, nasconde quelle che sono le vere esigenze umane non ancora estirpate. Il bisogno di riscoprire l'importanza della famiglia e dei valori, di contro alla dispersione di una vita spesa alle dipendenze del consumismo, pena l'isolamento dagli altri e la bullizzazione, è il fatto nuovo che sta prendendo piede ultimamente. Perché  in una società insoddisfatta, alla costante  ricerca del nuovo, chi si ferma a riflettere è l'alieno da punire in quanto coglie aspetti che non dovrebbe.

Si parla spesso dell'epidemia da Covid 19 come di un'arma di distrazione di massa che porta la società a non contemplare altri scenari che non siano quelli scaturiti da essa e questomriflette la condizione di letargo in cui siamo precipitati tutti per volere di una regia che intende defraudarci della capacità di pensare e dell'intelligenza del cuore innanzitutto. Pertanto ritengo che la teoria della distrazione di massa in questo caso regga il gioco a chi invece ha in pugno l'economia mondiale. In un Nord abituato troppo a folleggiare nella superficialità, in cui la prostituzione minorile ha toccato livelli inaccettabili, in cui la filosofia Gender e Transgender già  pilota e dirige i programmi scolastici, dove i ragazzini sono soliti salutarsi col bacio sulle labbra e vendersi per comprarsi il telefonino di ultima generazione, la chiusura nel silenzio non può  che aiutare nella prospettiva di un ridimensionamento  di tutto ciò che oscuri l'uomo, ridotto a strumento del dio denaro.

Il dato triste della nostra società  è  proprio la perdita di contatto con le persone a noi più prossime, come i membri della stessa famiglia, così come della semplicità  maestra propria della Natura. E’ giunto il momento di fare chiarezza in noi stessi. Siamo diventati sordi al respiro dell'atmosfera e alle singole voci della Natura che pure ci assiste da sempre ed è l'unica via di salvezza e di varco per il futuro, possibile solo riponendo al centro di ogni esistenza la sacralità  dell'uomo e della famiglia.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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