A ridosso della Pasqua, al principio della Settimana Santa è andato a fuoco il simbolo del cuore occidentale.

Se San Pietro rappresenta l'istituzione della Chiesa, Notre Dame di Parigi e’ il simulacro della fede avvolto nel suo mistero divino. Elegante, sontuosa ma con una base di umile autenticita’ essa rimanda alle forze arcane dispiegate nel tempo e che la modernita’ ha relegato a un’epoca irrevocabile. Summa enciclopedica della saggezza medievale, la luce che penetra dalle vetrate coloratissime pervade i misteri femminili, accarezzandoli tra i chiaroscuri delle ombre. E’ un papiro di segreti raccontati in muratura ma non rivelati, come vuole la tradizione gotica.
Che un errore o la distrazione di un momento abbiano causato l’incendio, non sembrano rispondere a verità per chi non si lascia persuadere dalle chiacchiere televisive o dei giornali. In questi giorni sono troppi i dileggiamenti rivolti in Francia e non solo, ad opere rappresentative della cultura cristiana. Statue divelte, croci espiantate e quant'altro a voler sopprimere l'alito di verita’, il Credo ormai giunto all’ultimo respiro. La Madonna e’ il Femminile, l’energia pulsante della terra confluita nell’immagine venerata di Maria. La regalita’ di Costei è lo spirito caritatevole e compassionevole della Madre di Dio unito alle forze magiche della Natura, ispiratore dell’ordine gotico.
La Magia esprime con le sue ombre lo splendore di una religione. Le sacre reliquie insieme al Crocifisso ligneo sull’altare ancora intatte, parlano di quelle forze arcane che vanno cancellate secondo i principi di una religione maschilista governata da un Padre guerrafondaio. La violenza perpetrata a danno della donna oggi, consta di numerosi accenti. Nel caso specifico di Notre Dame, se di attentato si puo’ parlare, stiamo assistendo allo scempio piu’ grave in un tempo in cui la fluidita’ di genere tende a smussare le particolarita’ e le differenziazioni tra i due sessi, per farci confluire nell’indistinto.
La Madonna non dimentica, ma sa perdonare. Cio’ che resta della Fede chiede chiarezza. Prima di ricostruire gli interni di Notre Dame ripartiamo da noi stessi e dalle nostre radici, affinche’ quanto e’ accaduto non ci svuoti irreparabilmente dei nostri arredi interiori, preparandoci al deserto dell’umanita’.