La donna e il triangolo nei tempi e nei movimenti
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La donna e il triangolo nei tempi e nei movimenti

Invito all'Arte
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Il Trittico della velocità di Gerardo Dottori - Il via
Il Trittico della velocità di Gerardo Dottori - Il via

 

Donna a forma di pera, di brocca, di violino. Donna a forma di imbuto e poi, donna a calice, l'esempio più nobile, che la rende leggera e sacra.

Abbiamo visto come L'Ottocento abbia riconsiderato il calice attribuendolo alla femminilità in base al ricordo della prima forma geometrica, il triangolo che, come vedremo, rimane impresso anche nella scansione delle tre figure della Trinità. Nell'Ottocento le scollature trovano spazio ma piano piano vengono collocate nelle giuste situazioni. Servono a mostrare quanto è d'obbligo lasciare solo intuire, e a slanciare il collo, parte del corpo particolarmente desiderata dagli uomini ed esaltata da ciprie bianche e profumi.

Il décolleté è già un altro triangolo a cui segue lo slancio della parte superiore del corpo considerata all'epoca la più significativa in quanto esternativa delle emozioni interne. In Modigliani ritroviamo tutto questo e l'impronta di sacralità della donna espressa in termini asettici ed essenziali capaci di rapportare i soggetti proposti all'essenza delle raffigurazioni primitive. È quanto si prefigge il nuovo linguaggio artistico primo Novecento, di contro al forte impulso della tecnologia avanzante. Lo stesso discorso ma molto più complesso, lo troviamo in Picasso e nel Cubismo dove il riferimento alle forme quadrate sopraggiunge all'idea di una visione scheggiata del mondo dove le primarie figure a triangolo appunto, rappresentano la via a una nuova percezione e lettura della realtà.

Décolleté come base del calice superiore, causa di sbandamenti amorosi. "Décolleté" che fa "decollare" in un momento storico di preparazione alla nascita dell'aviazione. "Décolleté" che quindi agisce sul "decollo" a più significati, riproducendo un'immagine della donna che guarda verso il futuro ed è sempre più svincolata dalla terra, offrendo così spunti a un pragmatismo diverso e sognante. È quanto Coco Chanel porse con i suoi rivoluzionari modelli femminili. È quanto colse il Futurismo propenso a concepire le cose secondo una direzione che dal basso si perdeva verso vertiginose altezze. La donna ricompare nella sua veste di compagna morale a sostegno dell'umanità durante la grande guerra, come infermiera crocerossina.

Dottori coglie quanto sopra detto e fa del triangolo superiore fonte d'ispirazione delle sue opere che riproducono il mondo attraverso la lente frastagliata del volo. Ne emerge una visione a spicchi tagliata dalle eliche, del mondo urbano sottostante, diventando così ispirazione a una nuova idea di futuro.

Ritornando alla visione della Trinità, Dio assorbe in sé il triangolo trasponendolo nell'ottica della luce. Lo fa, sottraendolo alla dimensione ctonia che gli è propria. Egli è padre e madre assoluti e questa nuova forma di triangolo che sorge da una fonte di luce dà luogo alle tre espressioni della Trinità in cui il Padre non potrebbe che essere il vertice superiore. È questa la visione della Trinità porta all'uomo da Sant'Agostino che unisce la poesia del concepimento all'aurora della geometria medievale.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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