Il Romanticismo nella compresenza del tutto
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Il Romanticismo nella compresenza del tutto

Invito all'Arte
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Elizabeth Forbes -The Leaf, 1897/1898, watercolour on paper
Elizabeth Forbes -The Leaf, 1897/1898, watercolour on paper

 

Prendiamo coscienza di una realtà nel momento in cui essa è rapportata al suo opposto. Nella diade esiste il maschile in quanto rapportato al suo opposto, il femminile. Affermare una realtà, non è negare l'altra ma dire che entrambe esistono sulla base delle reciproche diversità.

La retorica nel mondo classico ha spostato l'attenzione dalla realtà oggettiva esaminata dal soggetto, al ruolo del discorso, declassando la potenza originaria della parola. La parola è all'origine evocazione ed invocazione.

"In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio" con cui inizia il suo Vangelo, Giovanni mette in luce il carattere sintetico ed empatico della Parola. Il Verbo tiene unita la diade, quale emissione diretta da Dio e la speculazione filosofica più accreditata dovrebbe tenere conto di questa sintesi. Purtroppo nei secoli è prevalsa la logica separatista. La speculazione filosofica si è resa autonoma rispetto al carattere primitivo e quindi sacro del Verbo, concentrandosi su se stessa. Lo abbiamo visto con l'Eristica che ha dato modo alla retorica di affermarsi come mera arte di convincimento basata solo sui giochi del pensiero più astratto, influenzando nei secoli a venire la politica.

Il carattere di inclusione e di affermazione degli opposti che supera il processo di negazione e contrapposizione degli stessi, si ha proprio nel Romanticismo in cui non in forma caotica ma come realtà proprie esistono i binomi, e proprio su questa convinzione s'innesta la passione per la primitività e la mitologia. Se nei secoli precedenti i miti erano visti in rapporto all'uomo e riattualizzati di volta in volta per conferire ulteriore prestigio alle figure politiche più autorevoli, gli stessi col Neoclassicismo vengono rivisitati nel loro significato più vero e autonomo. Sono i referenti del noumeno in una realtà troppo condizionata da un protagonismo effimero che devia l'uomo dai suoi caratteri più puri. La purezza nel Romanticismo trova il suo corrispettivo nella parola "verità" ed è proprio alla verità rappresentata dal noumeno che la filosofia di Schopenhauer fa riferimento in contrapposizione alla realtà contingente e fenomenica.

Il Romanticismo è il tempo della nudità di contro al Seicento e a buona parte del Settecento in cui l'uomo era soggetto sempre al duro confronto con la realtà interpersonale fatta di relazioni sociali nelle quali egli si disperdeva. Una realtà apparenze come lo stesso Carnevale ci comunica attraverso le maschere più tipiche fiorite in quel periodo. La commedia suscita ilarità e ha una virtuosa ed esclusiva fioritura. La maschera abbinata al ventaglio diventa accessorio di forte seduzione negli ambienti aristocratici. Il volto viene nascosto per dare luogo all'immaginazione. L'illusione si coniuga alla fatuità e all'inganno in cui vittima e carnefice si confondono. Il mondo degli specchi che rimbalza un lusso esagerato e riflette l'inconsistente congiunto alla scarsa igiene, rende il ventaglio per le dame di Versailles un oggetto fondamentale il cui vero scopo è quello di allontanare i cattivi odori personali.

La tensione verso l'alto consente nel Romanticismo di uscire dai labirinti luccicanti della finzione e di spostare l'attenzione dalla commedia plautina alla tragedia shakespeariana. L'introversione spinge l'uomo a orientarsi verso lo spazio temporale dei primordi, alla ricerca di una soffusa luce che lo ponga in armonia col suo essere. La caducità della vita viene accettata come parte integrante della bellezza, anziché sviata tramite sotterfugi che spingono l'uomo ad alienarsi dalla sua natura parte integrante della Natura tutta. Ciò spiega il carattere morbido e aulico della prosa e della lirica romantiche che nei loro toni più alti e nelle contrapposizioni riportate non appaiono mai ruvide. Al contrario, infondono una pacata armonia che espande l'uomo in un afflato corale oltre se stesso.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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