Manzoni e il valore della promessa
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Manzoni e il valore della promessa

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I Promessi Sposi - Dialogo tra Don Rodrigo e Fra Cristoforo
I Promessi Sposi - Dialogo tra Don Rodrigo e Fra Cristoforo

 

"Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno..." è questo l'attacco iniziale de "I promessi sposi", che nella sua scrittura essenziale contiene note di lirica e raffinata musicalità. Esso esprime la volontà dell'autore che non si limita a inquadrare il contesto geografico nel quale si svilupperà il romanzo, ma ci fornisce preziosi elementi sul senso dell'intera opera.

" Volge a mezzogiorno" orienta lo sguardo verso gli orizzonti che pian piano verranno delineati, passo dopo passo, pagina dopo pagina, e prepara alla presenza del sole che, nonostante i suoi frequenti ascondimenti, prevarrà sulle forze del male. Il sole è in Lucia, è il rigore morale che trionfando fredda le nebbie della peste. È la tragedia dell'epidemia che viene sconfitta per intercessione della statua di San Carlo Borromeo, in altre città della statua della Madonna, portata in processione che spalanca alla visione di Dio nel trionfo del sole.

La pioggia che lava via la peste e i suoi drammi umani ritrova la sua antica valenza simbolica legata al concetto di purificazione. L'acqua che scorre dal cielo è la manna santa, la fonte di salvezza che traghetta l'uomo verso una rinascita collettiva.

Nonostante i risvolti psicologici che emergono dai personaggi più problematici della narrazione, contrassegnati dalla contrapposizione bianco-nero che lascia emergere il travaglio interiore, Manzoni sembra muoversi in controtendenza rispetto agli autori della sua epoca. In un contesto, quello di età romantica, in cui si ricercano l'ombra e la penombra necessarie al decanto dell'anima, e ricompaiono i medievali battenti alle finestre a regolare i flussi di luce, Manzoni vede nella presenza invasiva del sole la rivelazione della continua presenza di Dio al fianco del cammino dell'uomo. Se vogliamo, la sua è una visione che per questi aspetti ci riporta a un Medioevo regolato spiritualmente da una fede in Dio che degenera spesso in superstizione. L'Illuminismo del Manzoni va oltre e cerca di conciliare la via della fede con una razionalità che non abbandona l'uomo nella sua ricerca di realizzazione nel mondo.

Il processo di conversione travagliato è la promessa di un ricongiungimento alla luce interiore prima ignorata o respinta. È la luna che non consegna l'uomo alle vie dell'ombra ma lo conduce alla fonte primordiale di vita che anche su di lei risplende. Ecco qui riecheggiare un Medioevo pregno di simboli che esaltano gli astri, orientandoli verso la stella principale da cui ogni fonte di vita dipende. La luna nel Medioevo era la Chiesa illuminata dalla luce del sole, Dio. Una Chiesa al servizio dell'uomo in nome di Dio e che non usa Dio per servirsi dell'uomo, cosa che poi nel Medioevo in realtà si verifica e troppo spesso, piagando la storia del Vaticano.

Manzoni, riportandoci al Seicento come periodo storico scelto alla base della narrazione, ci fa rivivere i tormenti e le contraddizioni di un'epoca che vede comparire sulla scena i tribunali dell'Inquisizione, in cui forte era il fenomeno della stregoneria e di una magia altamente spirituale, spesso e volutamente travisata dalla Chiesa che temeva di perdere fette di consolidato potere.

La promessa c'è. È dall'inizio delle pagine, da quel secondo rigo che guarda a mezzogiorno e a incominciare dal titolo stesso. La promessa diviene realtà grazie ai personaggi di una fede virtuosa come Fra Cristoforo e il cardinale Borromeo che ancora oggi in altre vesti designano il lato giusto della Chiesa, al servizio non di se stessa, ma di Dio in primo luogo e degli ultimi.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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