Il Romanticismo. Gli sfondi e la verità rivelata
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Il Romanticismo. Gli sfondi e la verità rivelata

Invito all'Arte
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Caspar David Friedrich - la mujer ante el Sol Naciente
Caspar David Friedrich - la mujer ante el Sol Naciente

 

Dove finiscono le storie non raccontate, i finali irrisolti e le probabilità scartate? L'autore romantico non se lo chiede. Esiste in lui ed esisterà nel lettore solo quanto è espresso e ciò rientra nel discorso formativo che ritroviamo nel rapporto cantore- mito- ascoltatore.

Anche in questo la narrativa romantica sembra recuperare le antiche romanze e l'epica medievale, con la differenza che nel Medioevo i poeti bardi e i cantori affidavano il loro estro all'oralità, e viaggiando di corte in corte, apportavano svariate variazioni alla trama principale, consentendo ai poemi cavallereschi di risuonare ben oltre i confini di pertinenza. Lo vediamo con Ariosto e nell'Orlando Furioso, così come in tutte quelle storie imperniate sulla figura di Re Artù.

Nell'Ottocento la parola vergata ha alle sue spalle una matura tradizione. Ciò che viene scritto è frutto del lavoro dell'autore che fa proprio e reinterpreta quanto già letto o ascoltato, lavorando anche di fantasia. In questo lavoro di organizzazione, selezione e costruzione si esplica la responsabilità dello scrittore a cui il compito di riferire contenuti formativi ed educativi. La Natura è l'infinito con una definizione non dall'uomo intelleggibile razionalmente e l'ispirazione dello scrittore o poeta coglie e si fa interprete della realtà che si rende manifesta o comprensibile. Ecco pertanto il valore della narrazione al cospetto della realtà che va quindi a coincidere con la verità. Ciò che non è narrato non esiste, è il vuoto e su questo punto si incentra una delle maggiori differenze tra Romanticismo e Decadentismo in cui lo scrittore non è assoluto e ciò che racconta, è l'aspetto che lui personalmente coglie della realtà. L'oggettività cede il passo al relativismo. La realtà raccontata o lasciata intuire non è la verità, ma quanto vede l'autore e da lui è scelto perché in esso si riflette o a lui serve per riferire determinati contenuti. L'artista non è al centro dell'infinito come traspare dalle tele dei pittori romantici. Qui il soggetto coglie l'inquadratura piena del dipinto. Gli orizzonti e gli sfondi sterminati lo assorbono. Il soggetto rappresenta l'autore che in esso si cala. A differenza di quanto detto, compaiono gli angoli nella pittura fine Ottocento e ancor più si restringono gli ambienti, nel figurativo del Novecento. L'autore, il pittore è un faro che illumina e astrae dal deserto la vita che intende narrare. La vita e la morte vanno a coincidere nel momento in cui la vita è torpore malinconico diluito dallo scorrere delle lancette. La solitudine non è il silenzio ricercato dall'intellettuale romantico. È una forma di disadattamento alla realtà, una malattia dell'anima, sepolta o irrisolta che pregna le grigie esistenze, come ci comunicano le tele di Hopper.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001