Il Romanticismo italiano tra vecchio mondo e nuovi impulsi
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Il Romanticismo italiano tra vecchio mondo e nuovi impulsi

Invito all'Arte
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Emile Zola
Emile Zola

 

Anche gli animali hanno un loro destino. Tutto in Natura a un'anima, la Natura è essa stessa spirito illeggibile attraverso la ragione e può essere colta solo come viaggio delle sue singole parti. È quanto il Romanticismo sostiene risvegliando l'arcano.

I contrasti si esacerbano e si appianano nell'universalizzazione della Natura, essa stessa principio assoluto. All'uomo il compito di penetrarli e raccontarli con le emozioni, riportandone i caratteri che vengono trasfusi nelle trame.

Il Decadentismo come corrente letteraria è sicuramente tra tutte quella maggiormente caratterizzata dalle figure retoriche, in primis la sinestesia e l'allitterazione. Il Romanticismo e le sue trame elaborate ed estensive constano di figure retoriche, tra queste primeggiano la metonimia, gli ossimori e l'enumerazione. Raccontare i contrasti per fornire una lettura chiara dei luoghi e dei personaggi è nell'abilità del poeta e dello scrittore romantico, così come del compositore di musica orchestrale di base al melodramma. L'alternanza di pace e stati tumultuosi è una caratteristica rilevante di ogni narrazione romantica e ne costituisce il ritmo.

Nelle opere liriche il carattere drammatico e romantico trova la sua apoteosi nelle arie. In Verdi il timbro marziale e patriottico rimane predominante ed esprime quel valore aggiunto dell'uomo italiano, combattente patriota. La riqualificazione di Dante nel Romanticismo italiano si spiega in tale ottica. Dante è il padre della lingua italiana, colui che ha posto le basi a un discorso di unità e nazione che già si poneva a suo tempo e che si cercava di risolvere partendo dalla lingua. Certamente anche l'Italia risente della ventata del Romanticismo europeo e seppur filtrato da una prospettiva illuministica, l'impeto e l'irrazionale pregnano gli elaborati dei nostri autori. L'esempio più calzante è Leopardi in cui forte è il richiamo al classicismo.

Dante è considerato una pietra miliare e viene riletto e reinterpretato alla luce delle esigenze attuali. Il distanziamento passa attraverso le figure retoriche e l'allegoria di stampo religioso e pedagogico attraverso le quali si coglie la Divina Commedia. La fede dell'Italiano romantico viene collegata al concetto di radici e di patria e non di certo all'ingerenza politica della Chiesa che attraverso lo Stato Vaticano e alla rassegna di privilegi rappresenta il vecchio mondo in contrasto alle nuove idee risorgimentali. L'uomo romantico ricerca forme espressive che possano guidarlo verso lo sviluppo unitario della propria interiorità. Ciò in prospettiva di un'esistenza sopportabile. L'intellettuale romantico ha ben chiaro chi è e a cosa mira, a differenza dell'intellettuale decadentista completamente disilluso e disimpegnato politicamente. Anche in merito a questo discorso l'Italia sviluppa una sua originalità che sembra non stare al passo coi tempi rispetto al Nord Europa e alla Francia delusa dal nuovo imperialismo attuato da Napoleone. L'inermità dinanzi al nuovo corso della storia che ripropone il vecchio e sembra scaraventare all'aria gli ideali di uguaglianza e fratellanza alla base della Rivoluzione Francese aprono a una visione tragica di una realtà che può essere solo constatata e raccontata senza alcun filtro. E così, mentre in Italia il Romanticismo è alla sua apoteosi, in Francia si parla di Naturalismo a cui seguirà il nostro Verismo d'ispirazione anch'esso positivista.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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