Molti associano, attenendosi fedelmente alla tradizione popolare, le forze di polizia alla protezione di San Michele Arcangelo a capo delle schiere angeliche, ma a pochi viene spontaneo affidare suddette forze anche alla protezione di San Francesco di Paola, patrono della Calabria.

Ed è cosi che oggi domenica 11 dicembre 2016 il piazzale del convento intitolato a Codesto santo si è gremito di esponenti della Polizia di Stato ancora in servizio e in pensione, facenti parte dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato, provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalle vicine Basilicata e Campania, allo scopo di rendere omaggio al Santo calabrese e di ricevere da Costui la benedizione.
Suggestivo è stato in mattinata il percorso attraverso i luoghi pregni di spiritualità francescana che si snoda intorno al Santuario e scandisce i momenti più significativi della fede del Santo. San Francesco è il Santo della frugalità, di un cammino all’insegna della semplicità e del silenzio che respira per i sentieri tortuosi i quali parlano della sua esistenza da eremita accarezzata dalla voce dell’acqua. Compagna fedele, essa sembra porgere un invito, quello di riscoprire le proprie radici che poggiano nell’umiltà e a riscoprirsi così figli di Dio.
La via dei Miracoli operati dal Santo ci porta a riscovare episodi e aneddoti a Lui legati, a rinascere attraverso la costante presenza dell’acqua come figli del Cielo che ci riconosce suoi e ci accoglie con l'esperienza del Battesimo. Accoglienza e attesa sono i temi pertinenti alle letture di oggi, sviluppati da Mons. Nunnari durante l’omelia nel Santuario in tarda mattinata. Di grande impatto emotivo è stato il momento della memoria nel quale sono stati ricordati quegli agenti che ci hanno preceduti nella luce di Cristo e che hanno consacrato la loro vita alla realizzazione e alla difesa del principio di giustizia che, congiunto allo spirito caritatevole, glorifica l'animo e spalanca attraverso l'umiltà le porte a Dio.
