Le Janas e il Nino nell'alveo di civilta' scomparse
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Le Janas e il Nino nell'alveo di civilta' scomparse

Cultura Calabra
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Necropoli di Ludurru, Buddusò Foto di Antonia Marroni
Necropoli di Ludurru, Buddusò Foto di Antonia Marroni


Quanto ci entra dentro può salvarci o ucciderci. Pensiamo alla radice di una pianta che sviluppandosi va sempre più  in profondità e spacca la roccia. E' curioso come di un pelo la radice che affonda nella pelle risulti bianca, mentre lo stelo ha il suo colore.

Il nostro corpo, seppure inconsapevolmente, ci invia lampi di conoscenza che sta a noi cogliere e interpretare. L'origine per quanto sia torbida, fangosa, caotica è sempre pura e la sua purezza deriva dal mantenersi fedele e identica nel tempo, seguendo l'inclinazione naturale. La purezza dell'origine non segue dunque criteri razionali di giustizia. È espressione e diretta emanazione della mano del Principio.

C'è un'entità divenuta fiabesca, che rende l'idea del candore luminoso primitivo incapace di corrompersi. È la fata. La sua piccolezza la rende partecipe dei segreti della Natura e della verginale primordialita' dei semi embrionali e di quanto sgorga dal ventre di una madre. I bimbi sono paragonabili alle fate perché ricettivi ed estremamente legati al mondo sensibile delle origini del mondo. Si dice che i bambini, quando sorridono, stanno vedendo gli angeli. Le fate sono gli angeli della terra. Proprio per l'affinità tra bambini e fate, avanziamo ipotesi di comprensione ben più ampia in rapporto alle Janas, le fate secondo la tradizione sarda. Janas riprende la radice di Giano, il dio camminatore che apre e conclude l'anno. Gennaio è il dio bambino che s'incammina lungo tutto l'arco dell'anno. Janas ci mette dunque in relazione al Nino, il bambino secondo le culture sudamericane.

Per quanto di origine etimologica  diversa, tra i due etimi Janas e Gesù c'è un'attinenza semantica. Gesù è il Nino che nasce nel mondo. Le domus de Janas sono case piccole, ricavate nella pietra come fossero catacombe o forni per la cottura del pane. La lievitazione a contatto col fuoco e con il vapore induce a processi di trasformazione, pensiamo alle fornaci degli alchimisti.

Se la Calabria è la sorella della Sardegna, comprendiamo la ragione per cui attraverso la rotazione ad arco, le civiltà troglodite della Calabria siano nella parte centro-meridionale della regione. Nell'area settentrionale troviamo gli esempi scultorei di Campana con il celebre elefante i cui resti sono stati ritrovati in Sila a testimonianza dell'esistenza di questo animale in un contesto che in tempi preistorici vantava un clima tropicale.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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