Durante le Feste le famiglie riscoprono l'importanza di raccogliersi e ritrovarsi. A Natale chi e' lontano torna a riabbracciare il sapore dell'infanzia nei luoghi cari.

Nei paesi interni le Feste assumono un significato piu' pieno che accorda alla Fede i sentimenti piu' intimi. Gli odori si rafforzano richiamati dal freddo che svapora nel fumo sbuffato dai camini. sospesi su un'eternita' sonnolenta rinvengono, riportandoci a un vissuto che non vorremmo mai ci abbandonasse. L'inverno acuisce i sentimenti e risveglia l'anima dei luoghi sopiti in un muto e doloroso letargo.le tradizioni sembrano acquisire abiti di luce da dismettere a conclusione del periodo di festa in cui ogni cosa ritarna al suo quotidiano spesso spoglio di autentica poesia. I luoghi si spengono, i paesi interni si spopolano lasciando ciondolare cenci di un vissuto disperso nel vento degli anni schiavi di mode e abitudini che poco hanno in comune con le tradizioni. Il Natale e' anche questo, ritornare a uno spirito che e' riduttivo ascrivere al passato e che permea i luoghi.
Tra le tradizioni che accomunano i borghi spicca quella del Presepe Vivente, nel migliore dei casi recepito come occasione per rispolverare luoghi soggetti all'abbandono. Spesso affidati ad associazioni giovanili, i Presepi Viventi acquistano l'aspetto di vere e proprie carnevalate scevre di qualsiasi prospettiva di recupero della tradizione del paese in cui si svolgono. Sicuramente il Presepe Vivente che si snoda per i vicoli del rione Valle del centro storico di Nocera Terinese (Catanzaro) non ha nulla a che vedere con questa categoria di presepi appena citata. Esso obbedisce fedelmente all'intento abbracciato dall'attuale Amministrazione Comunale di riavvicinare i giovani alle radici dei luoghi natii espresse non solo attraverso la natura ma anche tramite il recupero degli antichi mestieri, fonte d'investimento per un futuro riguardoso verso i luoghi in toto. Il Presepe Vivente diventa quindi occasione di riscoperta di una vita sedata sotto le coltri del tempo ma capace di ridestarsi grazie ai sogni fertili di prospettive in chi vuole rinvestire nella propria terra riconoscendovisi appieno. L'intento di rinverdire il Passato e' uno degli aspetti che piu' colpiscono del Presepe di Nocera, reso manifesto dalla folta presenza tra le figure attoriali di giovanissimi che con padronanza armeggiano strumenti e arnesi del passato. La fierezza di sentirsi parte di una comunita' incide la memoria dei visitatori instillando sensazioni di quella vitalita' che si spera ritorni a popolare i nostri pittoreschi borghi. Il concertone in piazza con le tarantelle di Cosimo Papandrea e il suo gruppo ha salutato le Festivita' entusiasmando e facendo ballare giovani e anziani al suono di una tradizione non fine a se stessa, bensi' viva, che confluisce nel presente e capace di forgiare il futuro.
