Ci sono opere pittoriche e plastiche che hanno la precipua caratteristica, nonche' funzione, di guardare l'osservatore, con l'intenzione di stimolare risposte.
La pittura di Pedrito Bonavita non e' esente da tutto cio'. Pur scevra da ogni finalita' pedagogica, ha la capacita' di frugare dentro affinche' dal caos mortificante del nostro Presente emerga una nuova figura di uomo capace di ristrutturare e restaurare quei principi di ordine e quei valori che oggigiorno latitano. L'esplosione dell'anima il titolo della personale di Pedrito Bonavita inauguratasi ieri 25 agosto presso La Galleria nel centro storico di Amantea (Cosenza) e' l'urlo di chi spera ancora e lo fa attraverso la padronanza e un formidabile uso del colore.
In questo Pedrito e' un puro innovatore. Pregno di autentica liberta', si libra oltre i confini delle convenzioni,preservando in piena autonomia la capacita' dialogica con il fruitore attraverso l'uso elementare ma raffinato dell'alfabeto pittorico. La fioritura di un'opera d'arte consta di due momenti separati e tra loro connessi. Il momento del concepimento e del parto. Dell'implosione e dell'esplosione che rende manifesto l'embrione, l'idea in fieri attraverso l'uso magistrale del colore. Il colore spazia, colma distanze infinite sul canovaccio di supporto che non e' una superficie piatta, una zattera che naviga nel mare aperto delle emozioni, bensi una finestra spalancata su una porzione di infinito tutto da comporre e da alimentare. Lo spazio e' una definizione del colore a cui il pittore riesce a dare un senso andando oltre se stesso. Il pittore in questo e' alchimista. La sua anima, un vero e proprio laboratorio di trsformazione e allo stesso tempo di conservazione della pulsione iniziale. Pedrito come pochi riesce a far urlare sullo strumento di supporto il principio di partenza, tramite l'uso morbido e al contempo selvaggio del colore che emerge dalla foresta intricata di simboli appena abbozzati, assumendo una visiva identita'. Diversamente dagli accademici colleghi concettuali, egli trasferisce il materiale incandescente dell'idea implosa attraverso un estro maturo e consapevole, plasmando il contenuto interiore.
In Pedrito significato e significante si armonizzano sul percorso della creazione che grazie alla tavola di supporto diventano forma di vita autonoma, pertanto capaci di penetrare il campo visivo e percettivo del fruitore. Nell'iperbole di ogni presente al fulgore immediato subentra un inarrestabile declino che fa ritorno al grembo dell'oscurita' da cui e' germogliata l'idea. La fioritura continua nel palcoscenico del firmamento e dall'esplosione di una supernova altri semi ricadranno nel vuoto, cospargendolo di nuovi germi che diventeranno racconto nel cuore di qualcuno. Cosi' l'epilogo della creazione di Pedrito culmina con lo scasso in un punto del supporto, di questo confine plastico ma labile tra l'enstasi del concepimento e l'estasi della realizzazione. Nell'atto finale si compie la trasmutazione interiore di chi in quel pezzo caduto non vedra' il limite dell'opera, ma la traccia di un universo in continua evoluzione e al contempo concentrato su un rapporto di sinergico dinamismo col microcosmo del vero artista.