Il mistico e il Santo. Il bastone e il pastorale
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Il mistico e il Santo. Il bastone e il pastorale

Amore e Psiche
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Il mistico e il Santo. Il bastone e il pastorale
Il mistico e il Santo. Il bastone e il pastorale

 

Approfittare senza sfruttare è sostenersi. Appoggiarsi come fa la Natura nei suoi molteplici esempi. Il bastone è anche questo. Essere di bastone a qualcuno è guidarlo e allo stesso tempo reggere su sé stessi il peso del mondo.

Troviamo il bastone in relazione ai santi e ai mistici. Non tutti i Santi sono mistici e va detto. Chi non lo è, è stato riconosciuto santo dalla Chiesa per le sue molteplici azioni e per l'associazione costante e perfetto di rimbalzo tra pensieri e azioni.


Il bastone è il raggio della circonferenza del mondo. Il tronco che dà frutti. Si individua nelle sue molteplici valenze. Il bastone è l'autorità del semplice che riesce a farsi spazio ad ogni varco. Ad accedere alle sale delle udienze degli imperatori perché il bastone è reverenza e di monito. Ammansisce le folle come fa con le onde il padre spirituale mistico, ad esempio San Francesco di Paola. Ecco dunque nascere una profonda riflessione tra le due forme di autorità. In San Francesco parla la sua terra attraverso l'orografia di slanci e i suoi abbracci protesi verso il mare. Con le mani schiuse delle ampie vallate e le infinite vene che vi scorrono con potenti portate d'acqua. In San Nicola, il vescovo di Myra il bastone attraverso il pastorale esprime la veemenza dei discorsi di pace che fanno da ponte tra una sponda e l'altra. Il pastorale insieme alla mitra indica completezza ed esaustività di contenuti, unendo tra loro la potenza della natura finita e intellegibile, propria del Santo, messo divino, e il bastone che piega i venti. La mitra nel Santo è la bocca del delfino che punta verso l'alto, bucando la superficie liquida e tuffandosi nel cielo. Esprime dunque, il passaggio del sapiente che non deve mai smarrire l'umiltà della terra.

Di questo concetto parla la spirale del bastone pastorale. Indica il raccoglimento antetempore che implica l'espansione potenziale del Principio. Come abbiamo visto, è il germe che si spoglia dei propri limiti per abbracciare tutto l'Universo, come fa il bruco all'interno del frutto fin troppo maturo.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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