I nani e il sogno del Principe Azzurro
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I nani e il sogno del Principe Azzurro

Amore e Psiche
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I nani e il sogno del Principe Azzurro
I nani e il sogno del Principe Azzurro

 

 

I nani lavorano mentre noi dormiamo. Sono gli ingranaggi delle nostre cellule che mentre riposiamo svolgono il loro minuzioso e minuto lavoro. Ciò che è estremamente piccolo ci conduce all'invisibile.

Nella dimensione dell'invisibile si ritrova quindi ciò che è superiore e ciò che è estremamente piccolo o sotterraneo. In rapporto alla distanza e all'impraticabilità, ciò che è in alto corrisponde all'invisibilità di ciò che è sotto.

Ogni cosa ha il suo cielo. Le caverne come le vie sotterranee, e il centro della terra è stato definito come un cosmo con proprie regole e proprie conformazioni, obbedendo alla visualizzazione più antica dell'Universo che ritroviamo anche in Dante e che concepisce ciò che sta sopra corrispondente a ciò che sta sotto, scandito in sfere e in gironi. Prima di Dante mai nessuno si era azzardato a fornire un'immagine così elaborata del mondo di sotto attraverso un ordine di gerarchie. Sull'oceano celeste invece tante sono le informazioni che ci derivano dalle culture mesopotamiche e mediorientali. È curioso che in entrambe le visualizzazioni l'uomo si è riportato all'incontro tra la via del sogno e quella empirica delle sperimentazioni. Anticamente era ancora viva l'eco della preistoria e l'uomo portandosi in avanti con la raffigurazione mentale delle divinità, ha altresì recuperato il trascorso sepolto. In questo il mondo dei sogni e il richiamo alla visualizzazione delle sfere superiori si incontrano dando vita a una multiforme variegatura di esempi sapienziali che si raccordano nell'unica tradizione, quella del come sopra così sotto e del come dentro così fuori. E della via della croce che raccorda ogni estremo.

I nani lavorano e preparano il risveglio di Biancaneve che renderà vivo il suo sogno. L'amore col principe azzurro.

Perché il principe è azzurro? Perché l'azzurro è il colore maschile che ogni donna, raggiunta la consapevolezza della sua pienezza, vorrebbe riconoscere nel suo compagno di vita. Oggi di principi azzurri non se ne trovano quasi più, così come sono introvabili i colori primari. La cultura delle contaminazioni, definizione che io personalmente detesto, ha portato alla dissoluzione degli estremi e alla ricerca di vie di mezzo sempre più vuote e prive di consistenza. Il celeste puro non esiste più, così come il grigio vero, il rosa... si va sempre più convintamente verso la deriva dei colori sostituiti da tinte sempre più ambigue a cui manca il corredo simbolico prima ancora che il corrispettivo sostantivo. Il verde sa di azzurro o di marrone, il giallo è un arancione smorto e così via via... i colori che più risentono di questo sbandamento sono il grigio e il rosa ridotti a tonalità beige.

Il principe azzurro è una definizione in un mondo che definizioni più non ha. La Bella Addorrmentata si sveglia per dare vita alla magia della realtà che è il suo sogno più bello. La vita che incomincia col suo compagno sognato e a lei destinato. Lei consapevole di essere ormai donna matura e non più fanciulla si ritrova completa e compiuta, pronta alla relazione d'amore con chi la possa completare, che è appunto il principe azzurro. I nani l'hanno preparata a questo incontro, mettendo a posto la casa che è la sua anima oltreché il suo corpo. Sono i genietti che lavorano per noi nelle nostre cellule e nella nostra interiorità, affinché possiamo mettere ordine in noi e prepararci alla vita, tempo per tempo.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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