La grandezza del mondo greco. Logos e dialettica
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La grandezza del mondo greco. Logos e dialettica

Amore e Psiche
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Cristo, mosaico
Cristo, mosaico

 

Il greco "polemos" ci porta alla relazione tra il genere maschile e la guerra. Essa nasce dalla visione teoretica della dialettica applicata alla realtà fenomenica. Dell'intelletto umano riflesso nella contingenza.

Ciò sembra confliggere con quanto già detto in merito alla causa scatenante la guerra di Troia, ossia col rapimento di Elena. Teniamo a mente però due fattori: che le cause determinanti la guerra iliaca sono state altre e di ragione egemonica e che la guerra di Troia "per come riferita da Omero" appartiene all'epos di un popolo, quello greco, che stava cercando di assumere i connotati di una propria identità. Per intenderci su questo punto dobbiamo avere a mente la visione geografica della Grecia, un territorio impervio e frastagliato in numerose isole ciascuna nata con una precisa specificità che non l'ha lasciata indifferente alle impronte conferite dai vari popoli del mare che tra l'età del rame e quella del bronzo hanno cercato di espandersi verso Ovest. Di Grecia vera e propria si parla durante l'età del ferro e con la spinta coloniale sotto il nome di Magna Grecia e siamo tra il IX e l'VIII secolo a.C. L'altro fattore importante è il consolidamento mai raggiunto di una vera identità nazionale come dimostrano le guerre intestine, in particolare quelle del Peloponneso, e che trova riscontro nella posizione geografica di cerniera tra Medio Oriente e Mediterraneo. È improprio parlare all'epoca di civiltà europea, mentre già una sua fisionomia politico culturale avevano assunto le aree costiere del Mediterraneo in comunicazione tra loro. La Grecia è stata bersagliata nell'antichità da svariate influenze con l'intento di fagocitarne la cultura e dalle quali lei ha cercato di difendersi puntando sullo sviluppo delle potenzialità dialogiche in cui gli altri popoli erano alquanto scarsi o comunque indietro, nonostante avessero alle spalle una struttura di popolo già consolidata. Mi riferisco in particolare alla Turchia, alla Fenicia e alla Persia. Curare e innalzare le proprie facoltà di pensiero legandole a una buona abilità oratoria ha permesso alla Grecia di filtrare sotto l'aspetto psicologico le lingue confinanti, apprendendo e facendo proprie le radici etimologiche dalle quali si sono evolute quelle lingue assorbite dal vocabolario greco che le ha considerate materia viva anziché da archiviare. Ciò ha permesso un approccio scientifico alla materia pulsante della lingua usata per risolvere quei nodi non di facile risoluzione che trasportano l'interesse umano verso le indagini sull'origine del Cosmo.

"Al principio era il Logos". Nel suo Vengelo Giovanni ci parla proprio dell'approccio in chiave greco filosofica alla Cosmologia. Il Logos è alla base di ogni interpretazione in chiave epistemiologica della realtà suddivisa in branche di conoscenza e ciò ha permesso ai Greci anche l'intervento sui metodi di apprendimento e sulla didattica. Comprendiamo bene il perché ancora oggi in campo umanistico e scientifico le varie discipline e materie portino impresse nel loro nome l'origine greca. Col logos e il dibattito di tipo razionalistico il mondo greco ha finanche raggiunto livelli di risposta scientifici su argomenti propri di Fede, scavalcando tanti dei punti rimasti irrisolti delle religioni antiche e non ultimo nel Cristianesimo a proposito delle tre figure della Trinità e del ruolo della Vergine. Se il Cristianesimo si afferma nel mondo antico, superando la forza di resistenza dei Romani, solo in piccola parte il merito va riconosciuto al suo carattere patriarcale e rivoluzionario. Il grande successo lo si deve alla forza della cultura greca che grazie al metodo razionale esplicativo applicato al linguaggio della dialettica, è riuscita a rendere plastica la materia sensibile della Fede.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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