La Bellezza ferisce perché non è mai solo del momento o dell'oggetto che la rivelano, in quanto ha in sé strati di emozioni vissute. La bellezza brucia nella sua veemenza ed eleganza. È nostra, ma di un noi senza tempo. Si stende per noi come un gatto che si stiracchia sul tappeto ai piedi d'un caminetto.
Nulla è più complesso della Bellezza che è un'anima a sé e l'anima di tutto ciò che tramite i nostri sensi intesse un dialogo con le nostre profondità. Senza la bellezza saremmo perduti. Esuli allo sbando in un oceano senza alcun perché. Dio nella sua complessità si scopre a noi attraverso la Bellezza perché noi ci ricordiamo di Lui e di essere suoi, come le foglie accarezzate e tenute insieme da un fascio di luce d'argento che si cala dalla luna.
È richiamo struggente la bellezza. Un volto, un quadro, una poesia... riemergono dalle pieghe del tempo per riappropriarsi di noi che altrimenti non sapremmo di esistere.