Il cielo d'autunno ci fa volare verso l'alto con lo sguardo e nel contempo ci riconduce alla terra che si fa nei giorni sempre più variopinta. Sembra allora di inoltrarsi in una galleria oscura quanto magica che attende incontri meravigliosi.
Profuma di cielo, l'autunno, di un'età che ci porta a esplorare luoghi e stati d'animo che ritornano come onde in corsa che concludono a riva il loro viaggio. in autunno ci cogliamo tutti treni in partenza e destinazioni verso un mistero a portata di mano che s'inalbera dalla terra e ci che ci viene incontro e così, nella stagione della vecchiaia che avanza, ci scopriamo bambini a fantasticare con la testa all'insù nel cielo di nubi. Ha il suo sapore il cielo d'autunno, di un anello che si stringe sempre di più avvitandosi attorno al tronco delle fantasiose autenticità che ci fanno regredire tra le braccia di un tempo buono, profumato delle sorprese del bosco.
Il bosco è metafora di ogni profondità e tra le viscere della terra slanciato il nostprofumatamente rincorre l'assoluto e volteggia seguendo le spire di un aquilone.
Siamo tuffati nel cielo e al tempo stesso siamo immersi nell'oceano. Ed è così che i cumuletti bianchi che si stringono e si tengono per mano sono un banco di cavallucci marini che come onde si disfanno per divenire altro.