La carezza è una farfalla che si siede sulla guancia. È un petalo di rosa o una piuma scivolata dal cielo. Non mente e l'energia che la muove è indaco. È la nuvola e la lacrima di gioia o di tenerezza che scivola dalla luna e consola i sogni.
La spada no. È difesa e aggressione. È amore e odio. È l'urlo tagliente dei guerrieri forgiati dai valori.
La tenerezza oggi è velluto. Immagine patinata. È l'ostinazione di chi vuole a tutti i costi imporsi e affila le armi del desiderio da smuovere negli altri. Lo sguardo languido e poi, scollature mozzafiato o labbra rigonfie.
Sogno un mondo dove la tenerezza sia il ritorno di una farfalla o della primavera che sorride e la spada, l'azione dell'amore che difende e protegge secondo ideali alti di giustizia.
Una carezza e la spada
Sogno te al mio fianco,
e il cielo che scende tra cuscini di nuvole.
La tua carezza dal tatto dolce
è il pensiero di una rosa
che si armonizza all'Universo.
Siamo noi i calici antichi.
Il passo della luna che si muove
per far nascere il sole.
Sogno e vedo attraverso te
il giusto ordine delle cose
rivoltato da un mare che non si riconosce
ed è torrente e fiume impetuoso che travolgono.
Ricerco la serenità
nel bianco distinto dalle ombre
lanciate sul telo del mondo
da chi gioca sporco
e impone la spada tagliente
dei suoi desideri.
Sogno me e te distinti nella luce del sole.
Mano nella mano
tra i frantumi di chi è crollato.
E una carezza che si stende
sulle croci di nessuno.
Ippolita Sicoli