Il cuore è una finestra spalancata sul futuro che significa tensione e apertura verso gli altri. La proiezione verso lo sconosciuto è anche questo, partendo dalla stabilità del presente che è il tempo del compiuto e della raccolta. Occorre che siamo noi stessi anche nel cambiamento per dare senso alla nostra apertura. Le ali sono propaggini che abbracciano e spingono. Sono lo slancio verso gli altri, slancio che si identifica nell'apertura e nell'abbraccio di ciò che viene.
Le ali sono le ante del cuore che si aprono e tramite esse si compie l'umana realizzazione sul piano divino.
Il volo è tensione verso la materia meno pesante ed eterica. Le ali sono le pinne dell'oltre per chi s'introduce nell'esplorazione del Cosmo e passa all'altrove. L'uomo è l'avvenire, la donna le radici del remoto passato a cui dobbiamo guardare come elemento di stabilità interiore. Non ha senso crescere per diventare qualcos'altro rispetto a chi si è realmente. Il futuro è il tempo del ritrovarsi in se stessi e stando in se stessi, con gli altri. Il futuro è il tempo della Pentecoste, di Gesù che ritorna tra i suoi, dopo essere asceso con la Resurrezione e dopo aver preparato gli Apostoli a seguirlo sul piano dell'evoluzione spirituale. È il tempo della mensa che festeggia il raccolto e in questo trova espletamento la liturgia chiamata "messa" da "messe: raccolto", intesa propriamente come festa a seguito del raccolto ultimato. Con la messa si è a tavola col Dio Risorto, parte della Sua gioia che è anche la nostra in termini di Salvezza. Alla stessa radice della parola "Messa" è collegato il termine "Messia" attribuito a colui che si attende e che garantirà la salvezza al suo popolo. Il raccolto era per gli antichi garanzia di futuro. Il cibo a cui partecipa tutta la comunità verrà di fatto tradito nel suo principio dal diritto di proprietà su cui nelle epoche successive costruiranno la cultura dell'abuso, nobili e latifondisti. Costoro porranno fine all'associazione cibo condivisione, di base allo sviluppo di un popolo. In questo il Cristianesimo diviene la religione del futuro, al contrario dell'Ebraismo che guarda indietro e alle radici. Proprio sulla proiezione del Cristianesimo in avanti insiste la Chiesa Avventista di radice protestante, secondo la quale la dimensione del tempo configurato con l'appartenenza alla terra viene ad essere ridefinita e considerata solo in rapporto al futuro cosmico e al superamento di questo.
Fondamentale è mantenerci legati al cuore per non perdere di vista la terra su cui siamo, lasciando che si manifesti a noi pregna di spirito. Il nostro banco di prova per l'avvenire.
Il cuore è volo atto a ritrovarsi e a far ricongiungere e per questo le ali chiuse lo ricompongono. In quest'alternanza di apertura e chiusura si compie il senso del nostro tempo. Al centro di questo ritmo noi siamo insieme a tutte le cose del Cosmo, affinché non ci disperdiamo e rimaniamo uniti dal filo sottile che ci lega tutti e che ci consente in stormo di legarci in volo, mantenendo l'impronta di chi siamo, fedele a noi stessi.