Ciò che ci appartiene ritorna. Sotto altre spoglie ma ritorna. Il dio dell'amore non ci abbandona. Ci abbandonano le forme nel regno transeunte delle cose, ma non l'amore in sé. Esso ci domina, è tra noi ed è il collante tra il Creato e Dio.
E se l'Incarnazione e la Metempsicosi non fossero altro che questo sgusciare in altre vite nella realtà dell'oggi in cui noi siamo e viviamo? Cosa è il Presente se non la soglia varcata la quale la consapevolezza si schiude dentro di noi, aprendoci a comprensioni più grandi? Siamo qui per imparare.
Il nuovo giorno oggi è iniziato col Gatto col Collarino in vena di compiere follie. Mi sono affacciata dal balcone interno e ho sentito un miagolio provenire dalle fronde dell'albero di avocado. Uno scampanellio e poi, a seguito del mio miagolio di risposta, ecco il gatto balenare tra le fronde in cima all'albero come se passeggiasse tra le nuvole con leggerezza, badando a non scomporle.
Voleva forse con un balzo saltare sul mio balcone? Chissà! Per la necessità covata dalla sua indole di perlustrare altri luoghi, o per ricevere una carezza da me?
Non c'è risposta al di fuori se non dentro di noi. Allora sì, potrebbe essere entrambe le cose o la prima, così come la seconda. La realtà accade sotto i nostri occhi, ma la Verità è ciò che risvegliamo dentro di noi e dissipa ogni dubbio.