La festa è occasione di incontro e specie le Festività sono motivo d'incarnazione della gioia del sacro nel suo significato più pieno anche attraverso la realta' di coppia.
La primavera è più uno stato d'animo come ha scritto qualcuno, e in effetti è lo stato d'animo del Nuovo che ritorna come riconferma del Vero. "Ritorno" è una parola molto bella che ha al suo centro la radice di un percorso ad anello, cosa che ci viene tuttoggi suggerita dall'inglese "to turn" che significa girare, così come dall'italiano "tornio" e dalla radice della parola "giornata". Il ritorno è impresso nella logica del tempo rituale che compie il suo ciclo riaffermandosi di anno in anno.
Il tempo rituale nella logica dell'uomo moderno si sta estinguendo per cedere il passo a quello ordinario che è estraneo ai contenuti animico-emozionali riposti alla base della coscienza.
Oggi quanto è sedimentato nella coscienza umana che rimanda al Divino, sta scemando poichè stanno saltando i vincoli che legano il nostro tempo a una scansione ritmico-ritualistica che affonda in radici lontane. La riprova di quanto ora espresso è nell'allentamento di certi dettagli che dietro la scusa della pandemia cercano di scardinare l'Uomo dalla Tradizione religiosa. Ogni Tradizione affonda in una origine sacrale e magica che riporta l'uomo alla sua unità primordiale e archetipica che oggi si vuole ledere in nome del grande progetto del Transumanesimo.
Siamo sacri e ciò lo rivela l'appartenenza all'unica vera Tradizione in cui numeri e suoni hanno lo stesso significato. La caduta dell'Uomo alla periferia di Dio e l'allontanamento dalla tradizione primordiale li ritroviamo esposti in racconto mitologico anche nella Bibbia con l'episodio della Torre di Babele. "Babele: bla bla bla" rivela sul piano onomatopeico la profanizzazione delle antiche lingue adamitiche dal connotato simbolico, persino runico.
Ci sono riferimenti entrati nel corredo sacro simbolico dell'uomo che rendono una visione magica della realtà, ossia immaginativa che ci pone in relazione alla Verità. La mezzanotte e il mezzogiorno entrati come momenti cruciali della giornata nel repertorio del linguaggio simbolico massonico, rimandano all'incastro della contingenza fenomenica nell'origine e viceversa. Non dimentichiamo che la Massoneria vera e non quella deviata che oggigiorno si manifesta attraverso raggiri politico economici è stata inculcata da Dio nell'uomo affinché in costui avvenisse l'appartenenza a Lui che è Principio e Fine Supremo. Ha quindi origine nella Tradizione ebraica per la riorganizzazione dello spazio in termini aritmetici. La religione giudaico cristiana ha ereditato e fatto proprio il corredo magico simbolico della Massoneria e, contrariamente a quanto si pensa oggigiorno, anche la Tradizione massonica tende ad essere destrutturata dei suoi principi pilastriali in quanto a tutela e rafforzamento della visione dell'Uomo come immagine di Dio.