La Natura si fonda su un gioco di simmetrie e corrispondenze riconoscibili dallo Spirito.
Lo Spirito è Natura e la Natura in esso si riconosce. Questo è un concetto presente nel corredo espressivo di tutto il Romanticismo che ha ripreso nella sua accezione simbolica tutti gli elementi della filosofia Ermetica più antica facendoli propri. Fare proprio un pensiero esterno e acquisirlo significa anche aggiungervi altro e, arricchito, lo si restituisce al mondo.
La visione interiore della simmetria ci ricorda che nella Realtà nel suo aspetto più nobile rappresentata dalla Natura, tutto si riconduce all'Uno. L'Uno è la dimensione implosa che contiene il tutto. È il regno del raccoglimento prima che questo si espandi in racconto nell'evidente srotolamento nello spazio e nel tempo. L'Uno è concentrazione e così si spiega anche la nascita dell'Universo.
Il racconto è quindi espansione e distensione del germe raccolto che giace alla base della visualizzazione del tempo. Quanto noi visualizziamo non risiede in quel momento ma nel tempo anteriore in un indefinibile tempo prima, quindi nell'antetempore che corrisponde al sonno di Dio. Il sogno è rivelazione del lato dormiente di Dio e si trasla nel reale attraverso l'azione del pensiero creativo.
Noi vediamo e riconosciamo gli oggetti grazie alla luce che è esperienza nuova e successiva rispetto a quella racchiusa nel tempo dell'origine. La luce è sviluppo e concezione dell'idea e segue al buio della mente anche nei corsi storico culturali dell'esperienza umana. La luce spinge alla realizzazione ed è l'esperienza propria della realtà fenomenica.
Quanto noi abbiamo sviluppato grazie al percorso della scienza fisica era già in essere nelle civiltà antiche mesopotamiche e in particolare in quella ebraica in cui dall'osservazione del cielo si traeva ispirazione per il futuro. Dio disse ad Abramo: "da te partirà una generazione numerosa quante sono le stelle del cielo." Ma l'embrione delle generazioni future è in lui e nel suo essere in accordo armonico con Dio.
Il cielo è da sempre sede di proiezione dell'animo umano e le teorie ermetiche poi avallate dalla psicanalisi moderna tendono a ribaltare quanto era in seno al pensiero platonico che vede nell'iperuranio la sede delle Idee da cui ha avuto origine il mondo fenomenico. Su queste idee è stato circoscritto il terreno di scontro tra il razionalismo greco nel suo risvolto teoretico e quanto ha sede nella percezione intimistica dell'uomo legata alla sapienza sacerdotale più antica che vedeva il cielo esternazione del nucleo delle origini associato al concetto di nulla non sicuramente identificabile con quello greco. Questo ha partorito una razionalità che non contempla l'uomo nella sua totalità di spirito e di essere pensante a più piani, ma in relazione alla teoresi.
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