Lasciamo le teorie del ciò che serve fuori dai rapporti più intimi o verremo schiacciati da una concezione materialistica e arida dell'esistenza.

Il "dare e il ricevere" è una formula insidiosa che si adatta a un dispendio di energie in cambio di una remunerazione. Nei rapporti c'è il sentire che percorre altre strade e si prefigge altri obiettivi che non ci è dato conoscere.
Siamo sulla terra non per imparare ma per rimpossessarci di ciò che abbiamo perduto un giorno nascendo. L'infanzia ha in sé tutta quella carica di comprensione e di tenerezza utile al fine di farci crescere nella prospettiva di un incremento della sensibilità utile a noi stessi e agli altri. Dell'infanzia è la percezione di essere legati a tutto e a tutti e di essere parte di un magico disegno in cui ognuno si tiene per mano e in cui l'inanimato non esiste. Tutto parla intorno a noi chiedendoci coraggio e impegno nel proseguire. L'abbandono non esiste perché tutto è vero e in quanto tale presente. Il proprio genitore che lascia questa dimensione diventa altro, trasformandosi in animale premuroso o in pianta che gioisce in primavera dinanzi ai nostri occhi. O ancora, varcata la soglia degli angeli, nella nuvola che ci benedice fluttuando.
Nulla va via, tutto si trasforma e l'adulto che vivrà l'esperienza drastica dell'abbandono, maturerà nuove ragioni che sono proprie della regione del cuore e che erano in lui già nell'infanzia. Capirà, perché recupererà in sé tramite l'esperienza del dolore, che i volti fluttuano ma l'anima delle cose è intrecciata nel suo intimo e colma il tutto.
Una frase detta dal precedente amato ritorna in altre vesti e si avvicinerà a noi per deliziarci. Le stelle sono infinite ma tutte si appartengono nell'unico grande volto che è quello della notte. Fili dorati e d'argento tracciano tra loro incontri, definiscono racconti che s'imprimono nello sguardo sveglio sottovoce. La Magia parla a chi la identifica. Regna intorno a noi perché già dentro di noi e non può essere compresa con le leggi della ragione.
Poi ci sono le stelle gemelle che splendono all'unisono come sorelle care, o la coppia di innamorati che tanto vorremmo essere o vivere nella nostra vita. A questa corrispondenza aspiriamo tutti anche negandola con la mente. Vi aneliamo perché ci consentirebbe di incontrare noi stessi e di valicare le vette del cielo.
Solo l'amore vero e non illusorio porta a incontrare noi stessi in una doppia unione con l'altro che ci corrisponde, e con la nostra intimità più vera negata agli altri e prima ancora a noi stessi. E questa è Magia.