Tu sei la mia pace.
Il grembo non è solo contenimento o raccoglimento, ma anche protezione. Il grembo è il nido, l'oasi refrigerante che rinfranca lo Spirito e dona le basi per poi farci riprendere ad andare. Un grembo porta con sé l'acqua e lì dove non c'è acqua, la cavità di roccia prende vita in presenza dell'uomo. C'è un cordone vitale che lega la roccia all'uomo che scopre se stesso nella caverna, grazie alla roccia che estrae le sue potenzialità spirituali. La cavità nella roccia è il grembo, luogo sicuro e appartato.
Secondo il Pensiero iniziatico si è al sicuro e a contatto dell'Eternità quando si rifugge ciò che è profano. Rifuggere non significa disdegnare e disprezzare, ma va inteso nel senso di superamento.
Ogni cosa, per chi sa vederlo, ha il suo grembo. Siediamo nel grembo delle cose in ogni rivelazione, per poi estraniarcene. La rivelazione esprime, oltre il velo delle illusioni, la verità racchiusa nella Mitologia veicolo non di contenuti storici ma assoluti.
Ogni roccia isolata è presenza e rivelazione di una presenza. Stele e monolite si stagliano sotto la folta chioma del cielo che le abbraccia a nuova vita.
Anche il cielo è un grembo. Ogni cosa in esso si trasforma, mantenendo la sua identità che è nella nostra concezione sede del tempo. Il firmamento conduce e racconta all'uomo, rivelando rivelandosi. Comete, pianeti, costellazioni compiono la missione di estendere il presente dell'uomo che può cogliere se stesso nei movimenti percepiti e nelle rivoluzioni segrete dei corpi celesti.
La sacralità del grembo è data dalla vita che esso offre intesa come rigenerazione. Ogni essere proviene dall'Alto e si radica nell'attuale esistenza attraverso il passaggio dal grembo, passaggio che è sosta di apprendimento per iniziare.
La posizione a fior di loto nello yoga è strettamente connessa con l'archetipo del grembo. Ci si siede sulla propria stabilità che permette la comprensione estatica delle cose, possibile tramite l'estraniamento. Il grembo è quindi pausa costruttiva, fusione col maestro per poi riprendere ad andare per conto proprio. Il figlio è l'individuo divenuto persona, in cui risuona la voce del maestro. La persona solitaria è il mistico che ha adempiuto ogni insegnamento. La persona completa è solitaria e non succube della solitudine. Gli individui non formati in persone sono invece soli. È dovere del figlio rinascere persona in una vita che ci vede tutti orfani.