Da bambina ero silenziosa e solitaria e non capivo perché non riuscissi a socializzare.

Ero temuta per la mia ritrosia e per la capacità di vedere nelle cose e oltre le cose. Ho sofferto il mio distacco dal mondo e dalle lacrime sono nate spine e poesie. Poi racconti e romanzi con Storia di Ilaria e della sua stella che considero la mia biografia in chiave surrealistica ed astrale. Durante la mia adolescenza studiavo e leggevo. Da sempre coltivo in me il sacro richiamo della Natura. Più che attraversare, mi lascio assorbire da ciò che è oltre l'illusione. E dal Creato. Ho tutto dentro, troppo forse e ancora, lo spazio infinito. Io non concepisco alcunché abbia una scadenza o sia programmato per durare poco. Per me questa vita non è che un capitolo dell'Eternità dove continuerò a vivere con chi amo da sempre. Sono molto seria in tutto, nel lavoro come nei sentimenti. Per questo mi diverto ad apparire burlona. Saper ridere è delle persone serie. Gli altri, ossia quelli che si sforzano di far ridere, sono i buffoni e questa tipologia non mi compete.
Per sciogliere la mia timidezza ho studiato teatro parallelamente al liceo classico e finivo i compiti per la scuola alle tre di mattina. Alle sette meno venti mi alzavo per andare a scuola e nel trantran quotidiano non risparmiavo la composizione delle poesie. Ho vinto due premi importanti in Umbria a 18 anni. Gli unici due concorsi a cui abbia partecipato. Ho sempre condotto parallelamente ai miei studi universitari la formazione in campo teatrale. Il Kismet col Vivaio Uno e poi la partecipazione al "Santarcangelo dei Teatri - Festival Internazionale del Teatro in Piazza" a Santarcangelo di Romagna mi hanno rafforzata e permesso di essere invitata al master esclusivo dello Spics a Roma I massmedia e la nuova Evangelizzazione. La qualifica nell'ambito dello psicodramma mi avrebbe permesso di lavorare col teatro dell'Orologio a Roma, ma io, abituata a stare in famiglia, ho preferito rinunciare e dare vita alla mia ensemble di voce e musica Basenoir con cui ho portato sulla scena a Bari i miei lavori ispirati alle mie opere e Percorso di armonie: Fuoco e Anima estratto dal mio primo romanzo Il canto di Yvion. Un lavoro spettacolare, eseguito magistralmente e balzato agli onori dell'opinione pubblica di Bari e non solo. L'Università Mediterranea R. Cassin e la mia presenza nell'Archeoclub di Bari mi hanno permesso nell'ambito della convegnistica di intervenire e recuperare quanto appreso dal Teatro. E la mia vita è andata avanti abbracciando l'arte e la cultura che senza confini insieme alla scrittura sono la mia strada in questa esistenza.
L'amore mio per te
Il mio amore è triste,
Il mio amore è in pena
Come un fiore che avvizzisce dentro.
Ed io con lui,
Io più di lui.
Ippolita Sicoli