Il serpente da sempre stuzzica la fantasia per la sua straordinaria conformazione che lo rende snodato e al tempo stesso scattante pur essendo sprovvisto di zampe.
È un animale che rimanda alla fluidita’ dell’acqua al punto da destare l'impressione di essere viscido. E’ un animale primitivo, per questo fortemente reattivo come tutti i rettili.
Le posizioni del serpente suggellano il legame simbolico tra l’uomo e la terra espresso molto bene dall'uroboro. ma il serpente non è solamente associato alla dimensione orizzontale della concezione del Tempo. La capacità intrinseca all'animale stesso di arrampicarsi attorcigliandosi ad esempio al tronco dell'albero, ha solleticato le arcane rappresentazioni dell’uscita dal tempo storico materico e ha avvalorato il principio di eternita’. Il bastone di Asclepio o Esculapio rende chiaro questo concetto presentandoci il doppio serpente che segue l’andamento della luce e il ciclo vitale in verticale espresso dall’acqua che, evaporando, ascende al cielo per ricadere sotto forma di pioggia.
Il serpente nella memoria ancestrale e’ associato ai corsi d’acqua che si snodano per i campi. La sua capacita’ di attorcigliarsi recupera la rappresentazione della chiocciola scardinandone i confini sul piano orizzontale e rendendola partecipe della dimensione eterna della luce. La doppia scala ad elica rappresentata da Leonardo recupera cosi’ nell’immaginario collettivo l'associazione al simbolo del doppio serpente che compatta e sintetizza la storia della vita inscritta nel quadro cosmico. Il serpente alato della religione mazdeico persiana racchiude il processo di ascendenza e discendenza ampliando i confini delle rappresentazioni spirituali e riscattando il serpente dalle sua primitive negativita’. Il serpente alato segna una tappa importante nella protostoria degli angeli, creature spirituali che legano questo mondo alle sfere divine, proteggendoci nella nostra fragilità.