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La finestra sullo Spirito - il Centro Tirreno
Approfondimenti di Arte e Cultura a cura della dott.ssa Ippolita Sicoli (Specializzata in Antropologia, Eziologia, Mitologia e Discipline Esoteriche)
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Mer, Ott
L'integrità del Santo nella frantumazione delle scelte odierne
Un cuore è ovunque. Il cuore ci parla e parla all'altro cuore. In una dimensione quella della Natura, in cui non vi è spreco e tutto dunque cresce e si rigenera secondo una logica che sovrasta l'equità.
Vediamo cuori ovunque, perché così sia. Questo a indicarci che tutto serve agli occhi di Dio, la melma come anche i cuscini di fiori, a elevarci verso l'alto.
Nell'Autunno compaiono i cuori. Li troviamo nei torrenti di acqua piovana, ai margini delle strade e sotto i marciapiedi, così come nelle foglie in procinto di staccarsi dai rami di pioppo, acero o dalle viti. Il cuore galleggia e a volte soccombe alle intemperie. Cuore è quanto si forma avendo messo radici nella putredine dell'acqua stagnante, ed emerge sottoforma di ninfa o di loto. Il cuore ci trasporta ai sentimenti più profondi e alle strade intraprese dai Santi e dai mistici, insegnando senza volerlo e pregando per tutti noi dai loro eremi lontani dal mondo. L'Autunno è la stagione che più di tutte ci porta a ricordare i Santi nei loro esempi di vita e nelle loro missioni. Ancora più questo avviene oggi, nella società delle false scelte e degli scandalosi sbandamenti. Se pensiamo a San Francesco d'Assisi, il patrono d'Italia appare come l'ibrido. Colui che ha in sé scelte di vita di natura contrapposta. È il mistico che rinnega la Natura dell'apparire per seguire e porsi al servizio della sacralità dell'Essere scovata in sé stesso. È il ramo vecchio dal cui interno spunta un nuovo virgulto. E da qui capiamo la santità di San Francesco e di tutte quelle figure che traggono ispirazione dalla Natura o che alle braccia di Costei riconducono.
San Nicola alla cui fulgida santità mi sto dedicando in più articoli, ci parla dell'autorevolezza di Dio che non accetta mescolamenti di sorta e chiede all'uomo l'impegno di una chiarezza d'animo. Essere limpido significa proprio questo. Aver scartato quanto deraglia dal pensiero divino o che lo deturpa. L'auturevolezza del Santo vescovo di Myra ci porta ad aver cura dei bambini e della loro salvaguardia, a condanna di qualsivoglia manipolazione. È del vero Cristiano operare una scelta sulle distinzioni che in lui compaiono grazie anche all'illuminazione dei Santi. Quanto è manipolazione è ibrido in senso negativo, ruvido a contatto col manto fluido e primitivo della Natura che scorre e non conosce imbrogli di sua mano.
Non si può essere santi e buoni cristiani se si opera a favore di un rimescolamento di vedute che porta alla concordanza di Neutro (dunque ambiguo ed equivoco) e Omosessualità che pure esiste in Natura. È sgradevole e doloroso ammettere che oggi all'omosessualità maschile e femminile si va sostituendo il Neutro come se fosse ammissione oggigiorno raggiunta e indotta ad accettare, superando le controverse vedute di una società retrograda e rimasta al Medioevo. Purtroppo ancora troppo pochi sanno e hanno raggiunto la consapevolezza che il Neutro come non genere ha alle spalle decenni di politiche sperimentali, allo scopo di generare specie umane che ancora non si sa a quali disastrose conseguenze ci porteranno. Con Darwin e Mendel giusto per fare i nomi dei due scienziati a cui la genetica si appella, hanno aperto le frontiere della manipolazione di specie, preoarandoci alle frontiere del Novecento e delle politiche razziali. Mi sono soffermata spesso su questi argomenti e con la percezione di non aver detto ancora abbastanza, soprattutto sui nessi che legano le politiche naziste a quanto compiuto trent'anni dopo in Europa e in America con la sperimentazione farmaceutica e l'approvazione di un ansiolitico da banco che portò in Occidente alla spaventosa escalation di nascite di bambini focomelici.
Le politiche razziali sono sempre state additate con vergogna da una società considerata in difesa della Natura e capace doverosamente di prendere le parti delle minoranze di ogni tipo. Questo però, tralasciando i numerosi traguardi a cui sono pervenuti paleontologi e studiosi dell'ermeneutica mitologica, a proposito della comparsa dell'uomo sulla terra. Dio creò la terra e la popolo di piante e animale. Al centro del mondo il terzo giorno Dio pose l'uomo. Ci siamo chiesti a quale uomo si riferisse??
Tralasciando gli argomenti di fede, tanti studiosi e soprattutto di Sumerologia ed Egittologia concorrono nel dire che siamo frutto tutti di sperimentazioni genetiche compite migliaia di anni fa da popoli alieni di stirpe diversa, in combutta tra di loro, discesi sulla terra. A quel tempo c'erano i giganti, troviamo nella Bibbia, in riferimento a quanto sarebbe accaduto all'origine dell'evoluzione della specie umana. Ogni Mitologia dà a riguardo interpretazioni in chiave metaforica diverse. Esistono i dominatori, poi tutti gli altri sono gli schiavi. Certo è che strade e percorsi da allora sono stati tracciati e soprattutto la necessità e l'educazione a prendere scelte precise su sé stessi e a perseguirle.
Esiste l'omosessualità che sconfina nella bisessualità, ma il neutro no, è tutt'altra storia. È tutt'altra storia al punto che non sappiamo nulla ancora su questi neutri spuntati come funghi a seguito delle sperimentazioni genetiche sorrette e finanziate nel silenzio di tutti, dai più importanti gruppi farmaceutici a partire dal secondo dopoguerra e sostenute dalle politiche vaccinali dagli anni Novanta in poi. Vaccini tetravalenti, esavalenti...hanno e non è una frottola, comportato un'esplosione di casi autistici compresi nella fascia d'età oggi che va dai dieci ai trent'anni. Sempre una scorretta politica vaccinista determinerebbe negli adolescenti e ventenni di oggi una crescente percentuale di cosiddetti Neutri, sicuramente incoraggiata da un'educazione sociale che trova già applicazione nelle scuole primarie. Un'umanità parallela quella dei neutri che sarebbe finanche azzardato definire umanità perché l'umanità nonostante i suoi lampanti e straordinari casi eccezionali, ha di per sé una definizione e un percorso determinato.
Sappiamo questi neutri nel tempo come evolveranno? Sappiamo se un domani prenderanno il sopravvento in una società che si spaccia democratica e integrazionista, ma che di fatto presenta già oggi profonde lacune di principio?
Sappiamo e a nostre spese che i giovani di oggi si mostrano imprevedibili e incomprensibili, nonché secondo alcuni e sempre più comuni fatti di cronaca, pericolosi. Un'umanità quella di oggi che fa di irregolari e neutri fonti di profitto per una determinata ala politica che, nonostante i suoi proclami di integrazione e accoglienza, incomincia a lacerarsi in più punti e a lasciare emergere in modo sconsiderato paure e viltà proprio in coloro che hanno foraggiato questa realtà distorta e parallela.
Forse un domani non troppo lontano, quelli della mia fascia di età non ci saranno già più. Avranno lasciato questo mondo senza prima avere visto dove porterà questa integrazione esasperata sul piano ideologico e lontana dalle radici umane, riproponendo un quadro su cui ancora si discute, nonostante scavi e ricerche. Mi riferisco alle gravi forme di sbranamento tra realtà umane diverse che vedranno forse l'estinzione di quella normale e ancora e per solo un soffio purtroppo, oggi considerata ancora dominante.
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze.
Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.