La coglitura e la moneta nell'idea di passaggio
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La coglitura e la moneta nell'idea di passaggio

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La coglitura e la moneta nell'idea di passaggio

"Tuppo" significa "sommità" e lo ritroviamo nell'inglese "top", così come in altri nostri termini come "toppa" che copre uno strappo o una lacerazione del tessuto. Questo conferma l'attinenza ancestrale tra i capelli e la coglitura già nel primo Neolitico. Dalla radice di Tuppo deriva anche "tappo" con la funzione di coprire e chiudere la sommità di un recipiente.
Quanto si coglie non sempre è utile. Cogliere è una derivazione di "Colere" dagli svariati significati, tra questi "venerare". La coglitura è stata alla base del sistema produttivo agricolo che è necessariamente passato attraverso l'esperienza anche mortale dell'uomo che ha dovuto attraverso sé stesso con l'ingerimento selezionare i prodotti spontanei della terra. Questo processo è andato di pari passo con quello coglitura allo scopo di abbellire con sentimento devozionale are, statuine di veneri e tombe. Ciò nella speranza che la divinità rispondesse, assicurando salute e benessere al devoto e alla sua famiglia, nonché alla sua comunità.
Il carattere di "ritorno" consequenziale all'opera di adorazione compiuta lo ritroviamo in alcune regioni del Sud Italia, nonché in Calabria, qui nell'espressione "ricogliersi ara casa" che in un territorio accidentato come quello calabrese risuona di un effetto beneaugurante che è quello proprio di fare ritorno a casa (sano e salvo).
Sono tanti i siti cosparsi lungo tutta la regione risalenti al passaggio dal Paleolitico al Neolitico, dove sono stati ritrovate tombe con monete votive e testimonianze come urne funerarie. La moneta da Moneo: Avvertire come anche Consigliare ci pone in contatto col primitivo significato della moneta che era a scopo beneaugurante. Nella tomba venivano difatto inserite nei primi esempi di corredo funerario monetine di metallo, allo scopo di assicurare una benevola accoglienza da parte delle divinità dell'oltretomba.
Nelle civiltà del primo Neolitico, la dea Madre era anche colei che accoglieva i defunti nell'oltretomba. Moneta, l'altro nome di Giunone, col significato di "colei che avverte, consiglia e accoglie" rimanda a questa funzione. Ciò lascia intuire la fede in una vita oltre la morte per i più meritevoli e questa intuizione deriva per gli antichi Romani dalla figura ancestrale di Mater Matuta, la divinità della fertilità che governa tutti i regni e alla quale si riconducono tutte le divinità della tradizione latina, poi scansionate nelle loro diverse funzioni.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.