L'oggettività si perde quando amiamo. Chi il nostro cuore sceglie, si confonde con chi siamo. Insieme diventano uno e i nostri occhi guardano e fissano e comprendono come fossero anche gli occhi di chi amiamo. Cercano se stessi e cercano noi coppia, quegli occhi. Nonostante la coppia non esista più o non ci sia mai stata, quegli occhi vedono ciò che appartiene a loro, anche a distanza.
Anche se l'oggetto di appartenenza è nel cuore e nel corpo di un altro. Ci aiuta a non sentirci soli questa compresenza in tutti i corpi. Questo condividere storie che non sono la nostra. O forse, il silenzio che ci avvolge, acuisce la mancanza ma ci riporta a noi, a chi siamo, tutto il nostro dolore.
E non sei tu
E ti vedo.
E ti guardo mentre sei felice.
Le orme che lasci,
trilli di risate,
polvere per le nubi è il vento che smuovi
e balzando attorno, mi attraversa.
T'inoltri per le gallerie di alberi
d'un tratto,
e ti perdo.
Resta il profumo che frugo indiscreta
col mio sguardo.
Ovunque tu sia, ti vedo.
Ovunque passi una coppia,
sei tu e il mio doppio a fianco.
Sei in tutto
e non sei tu.
E guardo il vuoto rimasto
che ritorna tra le mie mani.
Ippolita Sicoli