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Claude Monet (1840-1926), Les Oies dans le ruisseau, 1874
La pandemia e quanto ne deriva ci stanno portando a selezionare e a salvarci tra le braccia di chi non conosciamo. A scompaginare le vie dei ricordi dove ritrovare noi stessi su sentieri battuti, falciando tutto il resto e quel contorno tanto famigliare e divenuto d'un tratto un fardello da non voler più sopportare.
Passeggiando per i sentieri vergini che ci rimandano a un abisso perduto, ritroviamo esempi di vita sociale ancora integri e famiglie di animali tra i più semplici che ci riconducono a nuclei esistenziali ormai estinti.
La pandemia ci sta portando a tracciare nuove strade e ad amarci per chi siamo, corpi celesti alla deriva di costellazioni, che sono tutto in un mare di niente. Ci salvano i ricordi, salvandoli salviamo noi stessi dalla decadenza di un tempo che vuole le foglie caduche finite chissà dove, e piega i cuori, affinché nessuno di essi batta con una musica tutta propria. In questa scomposizione deforme, proviamo a raccogliere e a conservare chi siamo, lontani dalle pressioni che subiamo, che riceviamo. Ciò affinché la vita un giorno possa tornare a visitarci. A germogliare, a crescere.
Terre vergini
Viaggiando per le radici dove gli altri non vanno, dove il silenzio ha una musica e lo stormire di frasche nell'acqua. È associazione di idee camminare per le radici, lungo sentieri vergini perché da pochi percorsi e da coloro che non hanno sepolto il cuore.
È tempo di conserve, mi suggerisce la terra che calpesto con i suoi formicolii di ciò che va nascendo e di ciò che mi sta abbandonando. È questo che ci rende vergini e rende vergini i luoghi dove non più andiamo. È tempo di conserve e di abbellire le credenze di frutti maturi che cadono in fretta. Della ruggine della vita che tanto ci dà pensiero su un percorso dimenticato, o solo appena solcato.
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze.
Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.