La lontananza si traduce in nebbia all'alito del vento che sfuma i contorni delle forme in movimento, facendo danzare il petto.
Nella gloriosa nebbia
A sorsate vorrei berti
tra una boccata e l'altra
di sogni leggeri
che piantano nelle mani
rami freschi e festosi.
All'orizzonte il vento
ondeggia mobile tra i pini fruscianti,
mentre odoroso arriva il mormorio
di una cascata
tra le braccia della luce dorata.
Anche nell'aria odorosa di oro
c'è nebbia e la nebbia
è foschia della dimenticanza.
È pressante, un tappo sull'anima.
È gloriosa come tremule nubi
che percorrono il suolo e s'inerpicano
lungo i tronchi,
quali ruscelli capovolti.
Vorrei essere per te la nebbia
del sentiero delle creature fresche
che si danno appuntamento in volo
come aquiloni ancorati
alle mani dei bambini
senza tempo né età,
e padroni delle cose vitali.
Ippolita Sicoli