Le poesie scritte da me dal 1989 al 1990 hanno un'impronta classica e romantica accentuata. La Natura è grembo consolatorio ma anche vento intimo che spinge a superare gli ostacoli della vita. È in certe sere più che in altre che l'Infinito si fa sentire, elevandoci a lui con il sipario del crepuscolo che cala su ogni cosa, impregnandola di cielo. Ed è così che, durante una passeggiata in campagna lontano dai rumori di fine agosto, nasce questa poesia.

Canto di una sera estiva
Le colline pian piano
declinano verso il mare
e in un lieve sospiro
di momenti
il biancore del giorno
lentamente si dissolve
e le luci sfavillano nella tiepida sera.
Le luci si accendono
e sempre più forti diventano
alla vista che contempla.
Crescono crescono...
mentre il giorno lentamente cade
e cade nella pianura
dominata da questo vasto cielo
che racchiude il villaggio in un soffio incantato,
al di là delle nubi che
nuotano nell'abisso scuro
in giorni diversi,
e galleggiano
sulle piccole case di campagna.
La sera scende ed
io guardo il campo
mentre pace e gioia inondano il mio cammino.
Pace e deserto,
tutto ora,
con una musica lontana
che decanta i miei silenzi
al di là di ogni cosa.
Sulla via che porta diritta
al di là di ogni cosa...
ora sì che è lontana la città!
Ippolita Sicoli