Questa mia poesia ha vinto due premi importanti in Umbria. Vi ho descritto le sensazioni che si provano quando si ha la febbre alta. E' relativa a un periodo difficile della mia vita in cui avvertivo il bisogno di comunicare le mie emozioni e il mio mondo interiore.

Febbre
I mobili si allontanavano,
gli occhi fissi in un punto,
cercano di penetrare la materia
e di vedere oltre.
Le lampadine ancora si riflettevano nella specchiera:
era un coro bianco.
Io malata nel letto le guardavo:
il gioco della mente sul muro,
il soffitto bramava, le figure simmetriche
e poi la notte.
Il rumore della febbre:
strani fiori volanti,
anime in fuga,
la percezione del buio e delle figure
che prendono la posizione nello spazio
e cominciano a muoversi
dondolando nello specchio.
infine un rumore assurdo
che solo la realtà dell'immaginazione può raggiungere.
Niente scritte sui muri,
riprendevano a scavalcare le pareti del mondo;
Un sogno assurdo nel cielo rosa,
e io che correvo nel fango,
un cielo che faceva sperare a qualcosa.
Ippolita Sicoli (26 gennaio 1986)