Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
Migrant Child di Banksy a Venezia. Photo Lapo Simeoni
Venezia dissimulatrice delle fluttuanti illusioni. Perfetta così Venezia, capitale di un modo di vivere che rievoca Cloto, la filatrice d'idee catapultata nel reale di esistenze dai molti volti e mai conclusi.
È Venezia dalle vene d'acqua l'ordito di fili sospesi sul mare tra le cui frange si smarriscono tracce di memoria. Il mistero è Venezia. La luna che scorre immota tra le nuvole e sembra farsi beffa dei suoi riflessi che si sfilacciano tra canali e calli, a pelo dell'acqua. Un salto e sei subito giù, inghiottito da voragini salmastre che chiudono il sipario a una realtà che è costante scena.
Di scene Venezia ne ha viste e sortito tante. Il Carnevale col volo dell'angelo di ritorno alle braccia della purezza dopo i giochi di maschere e seduzioni e poi, il celebre festival del Cinema, trampolino di lancio per chi insegue il sogno dell'immortalità o semplicemente, di sentirsi protagonista di scandali o cose belle, almeno per una notte. La strada di luci ed ombre da secoli conduce a Venezia, acquisendo quei tratti di luna nuda e vagabonda che sa rendere elegante e graziare sul piano estetico anche le più audaci provocazioni e non c'è provocazione più riuscita di quella di chi oggi lascia cadere nel vago la propria identità, facendo sì che sia l'opera da lui eseguita a porre la firma della sua anima. Ancor più se l'opera in questione è il bambino col fumogeno rappresentato sulla facciata del palazzo di San Pantalon. Non è un caso se il palazzo in questione ha visto raddoppiare e triplicare il suo prezzo di partenza. Così come non è un caso che Banksy genio della street art sia giunto a Venezia con la sua venere nera e ispiratrice Moon, a sottolineare la corrispondenza con la mitologica Ecate dai mille volti. Moon e Banksy, il vagabondo artista e la sua avvenente fiamma, l'unica che potrebbe sciogliere l'intrigante mistero sulla paternità dell'opera in questione. Loro due, una coppia che lascia parlare di sé anche per le frequentazioni mai banali e di alto profilo artistico che includono il veneziano verace, l'Ecate al maschile M.E.G, Regista e produttore e artista di rilievo Massimo Emilio Gobbi.
Nella sofisticata e divertita dissimulatrice Venezia, l'Arte regna sovrana sulle sponde del tempo. L'opera che risalta sul palazzo di San Pantalon è di Banksy o di chi altri?? Sappiamo che c'è e questa intrigante domanda che sta appassionando cultori o semplici curiosi ci porta a intrufolarci ancora una volta sotto le spoglie fittizie e acquee di Venezia che tutto crea, orientati a scuotere le coscienze di tutti. Chi è Banksy? Lo sappiamo. Chi è Banksy a Venezia?? Ecco, e qui tutto cambia al complesso sospiro delle maree che le scorrono dentro. Banksy è un faro, un'eco e un richiamo che solo l'artista di sangue puro veneziano sa cogliere. Venezia esiste per accogliere Banksy e costui, per lavorare per lei, guida e stella delle sue trame d'amore vissute con la fiammante Moon. È indimenticabile Venezia per Banksy che si rende presente attraverso Massimo Emilio Gobbi, in arte Meg, erede virtuoso e forse forse il vero esecutore dell'opera del bambino sul palazzo di San Pantalon. Versatile genio di una street art mai fine a sé stessa ma che sa nel pieno rispetto della sua vocazione, veicolare messaggi altissimi, al fine di scuotere le coscienze di tutti.
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze.
Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.