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Dietro la spinta alla guerra, la configurazione della vecchia Europa
La piega che sta prendendo l'attuale assetto politico economico dell'Unione Europea rivela un quadro che anziché proiettarci in avanti coi tempi, ci fa retrocedere alla configurazione imperiale dell'Ottocento.
Si va riproponendo con l'asse franco tedesco quanto già avvenuto con gli Asburgo in Francia e in Germania. Da qui la mittle Europa che riguarda all"Impero Austroungarico sbilanciato verso Est. È evidente sulle basi del riproporsi di questo scenario che molti nodi a suo tempo sono rimasti insoluti. Complice di quanto lasciato in sospeso e volutamente forse lasciato in sospeso, è stato l'atteggiamento politico dell'Inghilterra sempre contraria ad avere ingerenze dall'esterno ma la prima a intrufolarsi e a gestire la politica interna e di attacco degli altri Stati. Sul suo esempio l'America.
Allo stato attuale tutti i riflettori convergono sulla Russia di Putin che a detta di molti politologi vorrebbe riespandersi a Ovest, inglobando i Paesi Balcanici e forse forse risucchiando gli Stati fragili attualmente nell'UE e nella Nato. Niente male e molto veritiero parrebbe se non fosse che gli Stati ad avere le stesse mire espansionistiche attribuite alla Russia sono proprio quelli leader all'interno dei due succitati schieramenti. La Russia se ne starebbe tranquilla, interessata a riprendersi il suo mondo antico, in preda a un suo delirio di nostalgico patriottismo. Ma noi??
Se riprendessimo per mano la Storia dell'Ottocento dalla nuova Cancel Culture accusata di essere retrograda, razzista e anche patriarcale, ci accorgeremmo di quanto, nonostante il progresso acquisito e conquistato, il modernismo e quanto ne consegue, gli obiettivi da molti considerati acqua passata, sono ancora attuali. Così come attuale risulta essere la volontà da parte di Germania innanzitutto e anche di Francia di riattivare l"indotto della produzione di acciaio e delle industrie estrattive. Il mondo cambia ma la richiesta è rimasta la stessa. A cambiare sarebbero gli schieramenti degli interventisti nostrani che oggi sono di Sinistra e a inizio Novecento invece erano di Destra.
Si parla di terre rare oggigiorno e da qui l'Ucraina che fa gola a Usa e Europa. Un tempo si parlava di giacimenti di carbone e minerari. Stessa Storia ma per necessità diverse. Stessa Storia e stessi Stati con la pretesa di comandare nelle case altrui ma per fini propri. Stati, Francia e Germania, che vorrebbero vedere genuflettersi ai loro piedi con l'inganno, le nazioni minori afflitte, come l'Italia, dalla distrazione dei flussi migratori dal Sud del mondo.
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze.
Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.