Non è possibile che due ragazze del 2000 non conoscano il rischio che comporta l'accettare determinati inviti in orari per giunta poco consoni come le 5 di mattina. Giulia e Sara, due nomi pescati nell'oceano delle nuove generazioni odierne. Due come tante che dovrebbero chiedere scusa a se stesse innanzitutto, per aver bevuto ed essersi rese quindi disponibili e complici dei gravi abusi perpetrati sulle loro persone.
E i genitori? La mamma amica e confidente non si può proprio accettare. I genitori devono fare i genitori. Le madri che in nome della fiducia permettono alle figlie di osare e spingersi ben oltre i recinti della prevedibilità, sono doppiamente colpevoli. La permissività consequenziale in chi ha trascorso una giovinezza risicata è un altro tema che meriterebbe adeguate riflessioni. La madre di Sara è Giulia è una mamma giovane, sicuramente nata e cresciuta negli anni Ottanta se non dopo, in un tempo in cui di permissivita' ce n'era e già troppa. L'emancipazione femminile era un dato di fatto, una conquista sociale assodata. Non parliamo di una donna maturata nell'immediato dopoguerra. Questo or ora puntualizzato è un aspetto importante che richiederebbe mature riflessioni e aprirebbe un dibattito sugli orientamenti attuali della società e su quanto avvenuto nei decenni precedenti che ha sicuramente contribuito a tracciare il percorso dell'irresponsabilità e della faciloneria che riscontriamo nei giovani di oggi. Due facce della stessa medaglia, in cui il carnefice è innanzitutto il divoratore di se stesso.