Gli insegnanti dovrebbero dare il buon esempio, dicono gli "esperti". Strano però, che nessuno controbatta che spingere i propri alunni a sottoporsi a un siero non obbligatoriono in quanto sperimentale e immesso sul mercato in tutta fretta, non è di certo degno di lode o esempio.
Spesso nelle trasmissioni televisive allineate al Sistema, si sente tirare in ballo i tradizionali vaccini salvavita come l'antipolio, l'antimalaria ecc... che sono obbligatori. Appunto, sono obbligatori. E allora perché l'antiCovid non lo è? Perché è sperimentale, la qual cosa, tradotta in termini di legge, significa che in caso di reazione avversa, il vaccinato non può aspettarsi dallo Stato alcun risarcimento. Non è un cavillo da poco se teniamo conto che l'Aifa ha dichiarato ultimamente di aver sottostimato la percentuale delle reazioni avverse di ben 1000 volte. La domanda lecita: può uno Stato che si sgrava di ogni responsabilità imporre un vaccino non obbligatorio ricattando i cittadini sul piano del lavoro? "Rifiuti? Sei licenziato". Ed è su questo punto che insistono le denunce di privati e associazioni a difesa dei diritti del singolo cittadino che non si vede più rappresentato da uno Stato che mostra di saper riconoscere solo diritti propri e imposte, a scapito di doveri e responsabilità. Quanto detto dovrebbe far capire che lo Stato italiano ha di fatto abdicato alla Scienza e che chi comanda attualmente è il manipolo di virologi del CTS. Quali le conseguenze a breve e a lungo termine? Siamo sull'orlo di una guerra civile che potrebbe assumere dimensioni importanti se il Green Pass venisse imposto a tutti indiscriminatamente. Ci troveremmo qui in Italia in una doppia guerra, e civile e mondiale se teniamo a mente i fatti dell'Afghanistan che vede intrecciare il proprio dramma con quello di dimensioni planetarie che lega immigrazione e Ong.