È una umanità strana, questa. I delinquenti vengono acclamati e osannati. La gente perbene muore nel silenzio. Avrei voluto per De Donno tutte queste esternazioni di cordoglio. C'è chi muore in ginocchio, prono all'arroganza umana e chi invece, si ferma dinanzi a Dio.
È una umanità questa, ossessionata dal bene e dalla correttezza al punto da rivolgere lo sguardo verso direzioni totalmente opposte rispetto a quelle dettate dalle stelle delle proprie ossessioni. Si celebra l'Umanesimo ma non l'umanità che tanti ricercano e nel concreto sbeffeggiano. Si rincorre l'umanesimo ma non del tipo che portò l'uomo secoli addietro a concepire una visione nuova e progredita degli assetti urbani e di se stesso all'Universo. Era un Umanesino nobile e laico, ma non crudamente irriverente verso la Fede come lo è invece quello odierno in cui l'uomo compare svincolato da se stesso e da Dio. L'Uomo di allora si poneva domande e valutava correttamente le risposte, attingendo dal passato sapienziale che gli consentiva di misurarsi con cautela col Principio di tutte le cose. L'umanesimo odierno sta allevando mostri. Non si pone domande ma lecca il potere, curandosi di apparire ciò che non è. Da qui le politiche green, il politicamente corretto e una serie di linguaggi propagandistici che salvano il buon nome ma non purificano la sostanza.
Diceva Madre Teresa di Calcutta che non importano i mezzi ma la finalità. Se i mezzi sono discutibili e la finalità è santa, non poniamo resistenze. Ebbene, io credo che quando i mezzi sono sporchi o malati, anche la finalità risulterà inquinata. Non sono nessuno per giudicare la persona di Gino Strada, ma mi sento di esprimermi sul suo operato. Era a capo di una Ong e tutto ciò che compare legato a simili realtà che galleggiano sul torbido sociale, non può che apportare scompiglio e negatività. Ci riempiamo la bocca oggigiorno di onestà e tutela, ma chi e cosa si possono salvaguardare agendo al di fuori della legge?
Non intendo soffermarmi sul passato violento di Gino Strada perché potrebbe indurre a considerazioni fuorvianti. Tutti cambiano, ma chi è pirata nell'anima tale resta e l'etica e la buona stella del soccorso umano non abitano di certo in quella realtà esistenziale. Riposa in pace, Gino, amico di Soros e della nuova Mafia dei potenti. Purtroppo il tuo esempio camminerà nel cuore di quanti a iniziare da tua figlia, hanno smarrito il senso delle cose e vagano disorientati nel mare delle incertezze da te e da chi come te alimentate. Non resta a noialtri che lottare e con ogni mezzo, affinché la piaga del Mondialismo non dilaghi ulteriormente, offendendo l'uomo e violentando il Creato tutto.