L'obbligo del Green Pass sta portando alla ribalta retroscena sempre più sconcertanti. I punti da me trattati nei precedenti articoli evito di riconsiderare in questa sede. La finalità di tale articolo è pertanto quella di porgere all' attenzione di voi lettori altri aspetti forse da me in precedenza trascurati.
È fresca la notizia che prevede nel Lazio l'applicazione di sconti sugli acquisti ai possessori del passaporto vaccinale. È questo un fatto nuovo ma del tutto prevedibile a seguito di un'attenta analisi di quanto sta evolvendo attorno alla cura vaccinale e ha dell'inquietante in quanto rivela quel nodo dai ministri della Sanità mai riconosciuto che lega la pandemia da Covid Sars al tracollo dell'economia di un Paese e in esteso, mondiale. Questa notizia rende palese che la dittatura mondialista punta sulla produzione della crisi globale per arricchirsi e utilizzare non solo come cavie da vaccino ma anche come sudditi del suo potere i cittadini pecore che si sottopongono all'inoculazione del siero. Lo scontro è inevitabile. Da un lato gli apolidi che investono sul terrorismo sanitario, dall'altro le minoranze sovraniste spiccatamente di Destra o di quel Comunismo originario che trova poco spazio sui consolidati canali mediatici e capitanato da Marco Rizzo.
Il regime totalitarista sanitario è mosso da prerogative squisitamente economiche che pressano le ideologie tramite il confezionamento di una realtà affatto in opposizione ma continuativa rispetto a quella della propaganda solidale immigrazionista. A smontare pezzo per pezzo la gravità della pandemia attualmente c'è l'evidente scarso controllo applicato sugli immigrati che anche quest'anno stanno causando nuovi focolai in Calabria, come quello riscontrato nella casa famiglia di Cetraro, spacciata volutamente dai media come colonia per bambini. L'ideologia apolide spesso cambia strategia per confondere e uscirsene linda e pulita e ora punta sul rilancio di quanto già sperimentato da Berlusconi, ma con altri intenti, con la candidatura del luminare Veronesi. Riportandoci ad oggi, c'è il grave sentore che la propaganda mediatica non basti più e che pressante si faccia la necessità di schierare sul territorio nelle liste amministrative gli scienziati al fine di rendere effettiva l'egemonia sanitaria. È quanto le Sinistre frastagliate nei loro programmi vogliono in Calabria, proponendo, in vista delle prossime elezioni, la dott.ssa Amalia Bruni ricercatrice distintasi nella lotta all'Alzheimer.
Le espressioni politiche sovraniste puntano sulle cure domiciliari raccogliendo consenso popolare. Di risposta le Sinistre mirano alla politica sanitaria che ha come espressione una marcata ospedalizzazione tramite cui i presidi sanitari non sarebbero luoghi preposti alla cura e alla preservazione degli individui, ma veri e propri centri di controllo tramite i quali condizionare e gestire i comuni cittadini anche per mezzo della sperimentazione scientifica.