Nulla distrugge più delle menzogne ed è questo il sottofondo del periodo storico che stiamo vivendo già profetizzato da tanti anche letterati come Orwell. Charlie Chaplin nei suoi film parlava dell'avvento di una civiltà sempre più stringente, da realizzarsi con il netto avanzamento dell'industrializzazione che avrebbe reso l'uomo sempre più affine alle macchine.
Il dittatore globale di Chaplin aveva il nome di Hitler che andava nel celebre film ben oltre la persona storica, significando la prepotenza universalizzata dell'individuo che pressa e comprime i popoli. Oggi tutto questo va ripetendosi con le debite connotazioni che vedono ormai trapassata l'epoca delle macchine con l'affermazione della cibernetica e dei nuovi orizzonti della realtà aumentata e bionica. "Welcome to the machine" cantavano i mitici Pink Floyed nel dissolvimento dell'euforia sessantottina e con lo sguardo puntato sul 2000.
Cosa sta accadendo oggi? I fatti avvicinano tappe trascorse e ritenute superate, del cammino dell'umanità, dilatando e restringendo a seconda, gli spazi temporali. La distruzione dell'uomo paventata nei decenni precorsi sta rivelando il volto tanto temuto dai grandi del passato. Ossia la schiavitù dell'umanità intera, non più riferita e ascrivibile alla classe operaia. Svuotamento degli attributi umani e distruzione passano attraverso l'intervento della dittatura sanitaria già preparata duramente da forti campagne sulla prevenzione e anche quindi finalizzate all'obbligatorietà vaccinale. Nelle scuole dall'istruzione si sta passando alla distruzione dell'individuo che vede sullo stesso piano docenti e studenti, secondo il modello maoista, entrambe le parti succubi della volontà dello Stato.
È umano sbagliare e nella fragilità sono insite le note dell'umanità sensibile tesa alla perfettibilità ma conscia delle proprie imperfezioni. I grandi temi dell'insegnamento che prima tendevano alla formazione e a perfezionare lo spirito fortificandolo, oggi stanno cedendo il passo ad altri contenuti che non tengono conto del modello formativo ma sono impegnati a disgregare quanto già edificato c'è nell'individuo. All'impoverimento indotto della sostanza interiore corrisponde l'esigenza di rendere forte nel corpo docenti e alunni perché il tempo è sempre più commisurato alle esigenze della società, e docenti e alunni sono ugualmente considerati gradini importanti di questa nuova società consumistica e produttiva. Da qui le espressioni da cantiere "Abbassare o alzare la guardia" insieme ad altre rappresentative di una realtà sterile, preimpostata. Come nei cantieri e nelle fabbriche siamo numeri e non persone. Numeri che camminano e producono per portare gloria e ricchezza a chi ha programmato tutto per renderci i nuovi schiavi del 2000.